Sciopero generale a Padova, disagi in scuole, poste e sanità. Corteo in centro

Sciopero generale a Padova, disagi in scuole, poste e sanità. Corteo in centro
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Il Mattino di Padova INTERNO

“Sciopero generale”. Questo lo striscione che precede il corteo partito venerdì 29 novembre da piazza Garibaldi a Padova alle 10 e che si è sviluppato lungo via Filiberto, via Verdi e le piazze. La mobilitazione è stata organizzata a livello nazionale dalla Cgil e dalla Uil. Un altro sciopero parallelo è stato indetto dai Cobas, con manifestazioni in Corso Stati Uniti e davanti al municipio. Lo sciopero ha ottenuto una massiccia adesione nelle fabbriche della provincia (90 per cento alla Carrel e 60 per cento alla Pavan secondo la Cgil), nelle scuole (chiusi Marconi e succursale di Via Cave e 5 plessi dell’undicesimo Ic), in tanti uffici postali (metà sportelli vuoti alla sede centrale di Corso Garibaldi) e nella sanità pubblica (le sale operatorie assicurano solo l’emergenza e tanti ambulatori senza medici ed infermieri). (Il Mattino di Padova)

Su altri giornali

Tantissimi, alcune centinaia, anche i savonesi. Spiega il segretario provinciale della Cgil, Andrea Pasa: «Da Savona centinaia di lavoratrici , lavoratori, e pensionati – una partecipazione altissima , che è aumentata dopo le provocazioni del Ministro Salvini delle ultime ore, partiti dal capoluogo savonese con pulman , treni e auto - a dimostrazione di quanto il territorio savonese sia in difficoltà; economica, sociale, infrastrutturale, sanitaria, energetica, lavorativa e soprattutto industriale, con crisi industriali non risolte e nuovi comparti in difficoltà quali quello del vetro e dell’automotive che rischiano di mettere in difficoltà migliaia di lavoratrici e lavoratori». (La Stampa)

Nel suo settore le paghe base partono da 1050 euro al mese per 40 ore. “Oggi sciopero, rinunciando a un giorno del mio stipendio, per dare un futuro ai miei figli”. (Il Fatto Quotidiano)

Al via lo sciopero generale, proclamato da Cgil e Uil, per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. (L'Eco di Bergamo)

Sciopero 29 novembre, riempite 40 piazze anche dopo stop di Salvini: la mobilitazione non si ferma

Quando l’apertura dell’imponente corteo era in vista di piazza Garibaldi, la conclusione stava muovendo i primi passi da Piazzale Cesare Battisti: quasi un chilometro di distanza, che tradotto in presenze significa migliaia di persone, oltre cinquemila per i sindacati, espressione di diverse istanze, appartenenze ed anche generazioni. (Corriere della Sera)

In piazza a Bologna l'aizzatore delle piazze: Maurizio Landini. La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un'altra parte di fronte alle ingiustizie, anzi, deve passare l'idea che il problema mio è il problema di tutti e che solo mettendoci insieme possiamo cambiare questa situazione". (Liberoquotidiano.it)

Cgil e Uil ne erano ben consapevoli e alla vigilia dello sciopero generale di oggi, mentre impazzava la polemica sulla sospensiva chiesta da Sgb e Cub respinta dal Tar, già ieri sera i vertici delle due confederazioni avevano la consapevolezza che og… ROMA. (La Stampa)