Giornata mondiale ictus, Vianello (A.L.I.Ce. Italia): "Malattia è ancora tabù"
"L'ictus è la terza causa di morte nel nostro Paese, la prima di invalidità e disabilità. In Italia, 1 milione di persone vive con danni permanenti causati dalla malattia, non più appannaggio dei soli anziani. Tuttavia, fa ancora paura. La sola parola è considerata un tabù. Ma con l'ictus dobbiamo fare i conti e della malattia dobbiamo parlare, soprattutto con i pazienti nella fase post-ictus". Così all'Adnkronos Salute Andrea Vianello, giornalista e presidente Federazione A. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre fonti
Riconoscere i sintomi dell’ictus e accrescere la consapevolezza di quanto sia importante intervenire tempestivamente. (LA NAZIONE)
Dalle persone colpite da ictus che lavorano ogni giorno per riprendere in mano la propria vita ai caregiver che li assistono e li supportano, dai team sanitari che corrono contro il tempo per salvare vite umane agli specialisti della riabilitazione che fanno muovere le persone un passo alla volta: la lotta all’ictus cerebrale deve essere vista come un gioco di squadra perché insieme siamo #PiuFortidellIctus (#GreaterThanSktroke). (Sanità24)
“L’ictus, in Toscana, colpisce circa diecimila persone in un anno, ma la percentuale delle persone che arrivano negli ospedali è ancora troppo bassa, soltanto il 14% dei pazienti sono trattati in tempo utile. (OKMugello - News dal Mugello)
Sono intervenuti soprattutto medici, che hanno illustrato come riconoscere e prevenire un problema di salute purtroppo sempre più diffuso anche a causa degli stili di vita – spesso errati – che ciascuno di noi adotta. (Lo Strillone News)
Altre malattie croniche Ictus: il 29 ottobre è la Giornata Mondiale (Osservatorio Malattie Rare)
L’ictus colpisce 12 milioni di persone nel mondo. Ma con la prevenzione si può evitare fino al 90% dei casi. Il punto sull’ictus con gli esperti Iss. In Italia il 49% degli uomini e il 39% delle donne ha la pressione arteriosa alta, e Il livello medio di sale consumato ogni giorno è 9,2 g negli uomini e 7,1 g nelle donne contro i 5 g indicati dall’Oms. (agenzia giornalistica opinione)