Giustizia e migranti, dopo Open Arms il governo accelera
Giustizia e migranti, dopo Open Arms il governo accelera 23 dicembre 2024 L'assoluzione del ministro Salvini nel processo Open Arms dà la spinta al governo per accelerare su migranti e riforma della giustizia. La premier Giorgia Meloni ha annuncito di aver "convocato per oggi una riunione di ministri e sottosegretari sul tema dell'Albania per capire come procedere". "Vogliamo difendere i confini esterni e non permetteremo alla Russia o alle organizzazioni criminali di minare la nostra sicurezza", avverte la premier "Questo processo, fondato sul nulla, non si sarebbe nemmeno dovuto cominciare", afferma il Guardasigilli Carlo Nordio, secondo il quale "Bisognerà pur pensare a risarcire le persone che finiscono nella graticola giudiziaria per anni perdendo la salute, i risparmi e magari il posto di lavoro. (Il Sole 24 ORE)
Su altri giornali
L'anno va finendo con almeno una buona notizia: un tribunale ha assolto Matteo Salvini. Il paese ha evitato in corner una bruttissima figura dopo un teatrino non certo commendevole. Il fatto di processare il Ministro degli Interni per una operazione di polizia di frontiera già di per sé è stato un capitolo piuttosto ridicolo. (il Giornale)
Chi si loda s’imbroda, si dice dalle mie parti. I centri saranno anche un fallimento, ma Meloni oggi fa una riunione per procedere e giura che funzioneranno. (La Stampa)
E anche da Pier Silvio Berlusconi, che in uno scambio di battute definito «cordiale» dallo staff leghista ricorda al vicepremier «le battaglie per una giustizia giusta» combattute dal padre. Le centinaia di messaggi e chiamate, dagli alleati sovranisti Orban e Le Pen ma pure da «politici di sinistra». (ilgazzettino.it)
Klaus Davi 23 dicembre 2024 Vi proponiamo Tele...Raccomando, la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo (Liberoquotidiano.it)
Numerosi esponenti del centrodestra, letta la sentenza, hanno trovato nuovi spunti per attaccare la magistratura. (La Repubblica)
E anche da Pier Silvio Berlusconi, che in uno scambio di battute definito «cordiale» dallo staff leghista ricorda al vicepremier «le battaglie per una giustizia giusta» combattute dal padre. L’accelerazione sulla riforma della giustizia: «Separare le carriere, da ieri, è ancora più urgente». (ilmessaggero.it)