Consumo di pesce in Europa: a luglio «finisce» quello pescato nel Mediterraneo

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Ipotizziamo che sulle tavole degli europei arrivasse solo pesce del Mediterraneo. Oggi sarebbe finito e si dovrebbe aspettare l’inizio del 2025 per poterne consumare altro. È il paradosso utilizzato dal Wwf per denunciare lo sfruttamento delle risorse ittiche del Mediterraneo in vista del “Fish Dependence Day”, momento in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei (Il Sole 24 ORE)

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Non dovremmo più mangiare pesce, fino alla fine dell'anno. Come denuncia il Wwf, infatti, a luglio è scattato il "Fish Dependence Day", quel momento in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei (Corriere della Sera)

– Oggi, 8 luglio, si celebra la Giornata internazionale del Mar Mediterraneo, dedicata alla salvaguardia degli ecosistemi marini e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salute del Mare Nostrum ed i pericoli che lo minacciano. (LA NAZIONE)

Lo denuncia il Wwf in vista del «Fish Dependence Day», momento in cui l'Europa esaurisce virtualmente l'equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei. Una ricorrenza che cadrà in concomitanza della 36esima edizione del Comitato per la Pesca della Fao a Roma dall'8 al 12 luglio. (leggo.it)

Ultima follia del WWF: nel Mediterraneo si pesca troppo

In sostanza, siamo giunti al Fish Dependence Day, (Io Donna)

Anche quest'anno abbiamo consumato in sei mesi il pesce che avremmo dovuto pescare in un anno. A riportarci alla cruda realtà è il Wwf che, in occasione della sua campagna Our Future ha presentato i dati sull'insostenibilità del consumo di pesce a cui ci stiamo ormai tristemente abituando. (Gambero Rosso)

Gli italiani pescano troppo pesce, mettendo così in pericolo le risorse del Mediterraneo. A prescriverci la dieta è il WWF ricordando come a metà luglio cada il “Fish Dependence Day”, cioè il caduco istante in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei (Nicola Porro)