Ftse Mib future: spunti operativi per lunedì 25 novembre
Ultim'ora 26 novembre ore 9 Quella di venerdì 22 novembre è stata una giornata nervosa sul mercato azionario italiano con l’indice Ftse Mib che è sceso verso un’importante zona di supporto prima di iniziare un veloce recupero intraday. Il Ftse Mib future (scadenza dicembre 2024) è infatti sceso fino a quota 33.040 punti prima di effettuare un importante recupero e risalire oltre i 33.600 punti. La situazione tecnica di breve termine rimane ancora precaria: da un punto di vista grafico, tuttavia, soltanto la rottura del sostegno posto in area 33.050-32.950 punti potrebbe fornire un nuovo e pericoloso segnale ribassista di tipo direzionale. (Milano Finanza)
La notizia riportata su altre testate
Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte del FTSE MIB restano ancora lette in chiave negativa. Qualche segnale di miglioramento emerge invece per l'impostazione di breve periodo, letto attraverso gli indicatori più veloci che evidenziano una diminuzione della velocità di discesa. (LA STAMPA Finanza)
Dazi dal "giorno uno" della nuova presidenza degli Stati Uniti nei confronti di Cina, Messico e Canada: ad preannunciarli Donald Trump, che ha collegato le misure ad azioni di contrasto che questi Paesi dovrebbero adottare nei confronti di migrazioni non regolamentate e traffico di stupefacenti verso gli Usa. (Liberoquotidiano.it)
Unicredit Nulla di fatto per le principali Borse del Vecchio Continente. In contro trend Piazza Affari, protagonista di una sessione in rosso.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, si muove in territorio positivo, mostrando un incremento del 2,68%. (Teleborsa)
Segno più in chiusura per il listino USA, con ilin aumento dello 0,99%; al contrario, rimane intorno alla linea di parità il, che chiude la giornata a 20.804,89 punti.Ribasso per Tokyo, in flessione dello 0,87%, termina le contrattazioni a 38.442 punti. (Teleborsa)
Milano apre in calo cedendo lo 0,55%. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi apre a 125,9 punti. La Borsa di Milano apre la seduta in calo. (Lettera43)
Il presidente-eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato nella notte dazi del 25% su tutti i prodotti importati dal Messico e dal Canada e di un ulteriore 10% su quelli in arrivo dalla Cina, andando così a colpire i tre principali partner commerciali del suo Paese. (Il Sole 24 ORE)