Stellantis, Elkann snobba il Parlamento. Meloni pianta i paletti: “Dialogo senza sudditanza”
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– Il caso Stellantis approda in Parlamento e finisce in una dura polemica tra la politica (di maggioranza e di opposizione) e il presidente del gruppo, John Elkann, che ha rifiutato la richiesta di riferire in Commissione attività produttive alla Camera. Un atteggiamento che è stato drasticamente criticato e respinto al mittente da tutti i leader di partito: uno sgarbo istituzionale inaccettabile. Una mossa bocciata senz’appello da Giorgia Meloni e che, secondo indiscrezioni, avrebbe anche irritato il Quirinale (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri media
Ecco i peggiori della settimana Il presidente di Stellantis snobba il Parlamento italiano. (il Giornale)
Ali Khamenei promette una reazione dura a qualsiasi attacco, ma l’Idf non si ferma.«I nemici, siano essi il regime sionista o gli Stati Uniti d’America, riceveranno sicuramente una risposta schiacciante a ciò che stanno facendo all’Iran, alla nazione iraniana e al fronte della resistenza». (La Verità)
Il quotidiano in un articolo invoca aiuta statali per l'azienda degli Elkann "senza impegno". Potrebbe non stupire l'idea del quotidiano in favore della famiglia che controlla il quotidiano. (Secolo d'Italia)
Dopo il successo del diciannovesimo studio album ‘Invincible Shield’, del tour a supporto del disco, e della tappa milanese del 6 aprile scorso, Rob Halford e compagni torneranno nel Vecchio Continente con ‘Shield Of Pain Tour 2025’, nuovo capitolo dal vivo della loro irripetibile carriera. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Il countdown è appena iniziato come si evince dagli account social del FantaSanremo che, dopo mesi di silenzio, si sono riattivati con un post che annuncia i 100 giorni che ci separano dell’edizione 2025 del Festival di Sanremo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
A 17 giorni dall’arrivo dei primi richiedenti asilo e a 15 dal loro dietrofront verso l’Italia dopo l’altolà dei giudici, tornato il bel tempo, Roma ci riprova. Da lunedì Libra, la nave della Marina, tornerà in postazione a 20 miglia da Lampedusa a presidiare le acque e ad accogliere i profughi soccorsi nel Mediterraneo per fare il primo screening a bordo e dirottare in Albania quelli che risultano «idonei»: gli uomini maggiorenni soli giudicati «non vulnerabili» e provenienti da Paesi considerati sicuri secondo la normativa italiana. (Corriere della Sera)