Stellantis, Elkann snobba il Parlamento. Meloni pianta i paletti: “Dialogo senza sudditanza”
– Il caso Stellantis approda in Parlamento e finisce in una dura polemica tra la politica (di maggioranza e di opposizione) e il presidente del gruppo, John Elkann, che ha rifiutato la richiesta di riferire in Commissione attività produttive alla Camera. Un atteggiamento che è stato drasticamente criticato e respinto al mittente da tutti i leader di partito: uno sgarbo istituzionale inaccettabile. Una mossa bocciata senz’appello da Giorgia Meloni e che, secondo indiscrezioni, avrebbe anche irritato il Quirinale (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri media
Sancendo un asse piuttosto inedito con l’intera opposizione e rinnovando in ogni caso la disponibilità ad un «dialogo senza sudditanze con Stellantis», Meloni contesta al dirigente la scelta di non partecipare all’audizione in Parlamento su Stellantis, preferendo difatti “limitare” la sua presenza ai faccia a faccia con l’esecutivo. (ilmessaggero.it)
Dopo il rifiuto è arrivato l’annuncio che sembra quasi un richiamo: il Ministero delle Imprese, su spinta di Adolfo Urso, ha convocato Stellantis per un tavolo a Palazzo Piacentini il prossimo 14 novembre. (QuiFinanza)
(Adnkronos) – Anche il festival di Sanremo 2025, condotto da Carlo Conti, avrà il suo FantaSanremo e c’è da scommettere che anche il Dopofestival avrà un ruolo nella partita. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, il gioco che ha appassionato milioni di italiani è pronto a tornare in una nuova veste. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a “Porta a porta” in onda questa sera su Rai 1. (Il Sole 24 ORE)
Un rifiuto, quello del presidente di Stellantis, John Elkann, stigmatizzato dal premier Giorgia Meloni: «Avrei evitato questa mancanza di rispetto per il Parlamento». A nulla, a questo punto, è servita la telefonata dello stesso Elkann al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per ribadire «l’apertura al dialogo con tutte le istituzioni» e dare nuove rassicurazioni sull’impegno industriale di Stellantis verso il Paese. (il Giornale)
Se il 11 ottobre l’intero arco parlamentare se la prese con l’ad di Stellantis per la sua audizione parlamentare in cui chiese altri soldi, ieri è toccato al presidente di Stellantis e nuovo capostipite in malora della decadente famiglia Agnelli. (il manifesto)