Industrie dell’auto e farmaceutica europee fortemente esposte ai dazi USA
Negli ultimi mesi, nei discorsi e nelle interviste della campagna presidenziale statunitense, sono state avanzate diverse nuove proposte sui dazi, tra cui una tariffa universale dal 10% al 20% sui beni importati, una tariffa del 60% sulle importazioni dalla Cina e una tariffa del 200% sui veicoli prodotti in Messico. Per imporre tariffe bilaterali sono stati utilizzati argomenti di sicurezza nazionale e antidumping, che potrebbero essere utilizzati sia sotto un’amministrazione democratica che repubblicana. (Morningstar)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Le spinte protezioniste e le politiche dei dazi che Trump ha sempre promosso – ha affermato ieri il candidato governatore per il centrosinistra, commentando la rielezione del 47esimo presidente degli Stati Uniti –, creano non poche preoccupazioni per le nostre eccellenze agroalimentari che vedono negli Stati Uniti uno dei principali mercati di export. (il Resto del Carlino)
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(Alexander Jakhnagiev) (il Giornale)
Secondo la previsione del centro studi di Prometeia al made in Italy la stretta sui dazi annunciata dal presidente eletto Usa Donald Trump in campagna elettorale potrebbe costare dai 4 ai 7 miliardi, arrivando fino a 9 miliardi. (LAPRESSE)
Con la riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (ma anche della Federal Reserve negli Usa) stanno progressivamente migliorando le condizioni di finanziamento per i prestiti a famiglie e imprese. (ilmessaggero.it)
La vittoria di Donald Trump alle presidenziali degli Stati Uniti potrebbe avere un impatto - indiretto ma tangibile - sui tassi dei mutui italiani, portandoli a salire. (Sky Tg24 )