Meloni a Cop29, la fusione nucleare non esiste

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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato alla conferenza ONU sul clima Cop29 a Baku, sostenendo che non esiste un'alternativa immediata ai combustibili fossili e che l'Italia è in prima linea sulla fusione nucleare, la quale potrebbe rappresentare un punto di svolta. Tuttavia, Nicola Armaroli, dirigente di ricerca del CNR e autore di numerosi libri sull'energia, ha espresso scetticismo riguardo a queste affermazioni. Secondo Armaroli, la fusione nucleare, al momento, non è una realtà concreta e richiederà ancora molto tempo prima di poter essere considerata una soluzione praticabile per abbattere le emissioni di gas serra.

Al vertice di Baku, mancavano i paesi che contano maggiormente a livello mondiale, il che ha sollevato preoccupazioni circa l'efficacia delle decisioni prese. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e già ministro dell'Ambiente, ha espresso timori riguardo al possibile fallimento della Cop29, rilanciando le parole del senior scientist del CNR, Enrico Brugnoli, che da decenni segue la crisi climatica in atto. Brugnoli ha sottolineato l'importanza di ascoltare gli scienziati per affrontare efficacemente il cambiamento climatico.

Nel frattempo, la recente vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali statunitensi non rappresenta un buon segno per chi propone politiche ambientaliste. Nel 2017, Trump aveva ritirato gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi, decisione poi revocata nel 2021. Tuttavia, il Wall Street Journal ha già riportato che il neopresidente potrebbe ripetere questa scelta, firmando un ordine esecutivo il 20 gennaio, giorno del suo insediamento. Inoltre, la nomina di una figura vicina a Trump per guidare l'EPA, l'agenzia che funge da ministero dell'Ambiente negli Stati Uniti, conferma questa direzione.

Durante il vertice, il leader spagnolo Pedro Sánchez ha ricordato al pubblico che il cambiamento climatico provoca tragedie quotidiane, citando uno dei più grandi disastri climatici della storia recente, che ha causato la morte di oltre 200 persone.