Ucraina e guerra ibrida, allarme degli 007 tedeschi: «L'articolo 5 Nato potrebbe scattare per i sabotaggi russi»

La Nato potrebbe anche decidere di intervenire davanti ai continui atti di sabotaggio della Russia, come per esempio il danneggiamento di cavi sottomarini o altre gravi lesioni a settori chiave energetici o relativi alle comunicazioni di particolare rilevanza. La guerra ibrida russo-ucraina si complica ulteriormente e a parlare della possibilità da parte dell'Alleanza di inviare la famosa clausola della mutua difesa contenuta nell'articolo 5 è stato il capo del servizio di intelligence della Germania (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri media

Di recente, infatti, il governo britannico ha fatto sapere che finanzierà il Laboratory for AI Security Research, un laboratorio di ricerca sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale, con 8,22 milioni di sterline (pari a 10,3 milioni di dollari), nella speranza che anche altri paesi scelgano di prendere parte al progetto. (WIRED Italia)

La Russia sta portando avanti attacchi persistenti ai cavi sottomarini in tutta Europa con un'organizzazione di tipo "paramilitare" che rappresenta "la minaccia più attiva" per le infrastrutture occidentali, ha dichiarato a The Europe Conversation di Euronews l'esperto senior della NATO in merito alle minacce cibernetiche e ibride. (Euronews Italiano)

Da lunedì prossimo i campi dello “Sporting Club” di via Milano 26 a Sassari, saranno animati da competizioni di varie discipline su sabbia, con atleti provenienti da tutto il mondo (SARdies.it)

«La guerra ibrida di Mosca può spingere la Nato a valutare la clausola di difesa comune»

Lo ha dichiarato Bruno Kahl, direttore del Bundesnachrichtendienst, il servizio d’intelligence esterna della Germania, partecipando nei giorni scorsi a un evento del Germ… Anche gli attacchi ibridi, non solo convenzionali, potrebbero far scattare l’articolo 5 per la difesa collettiva del Trattato di Washington della Nato. (L'HuffPost)

Sebbene non ci siano segni di un imminente conflitto su larga scala con l'Alleanza, Kahl ha suggerito che Mosca potrebbe optare per un intervento limitato. Un test, magari mascherato dal pretesto di proteggere le minoranze russe, come prova per verificare la determinazione e l'unione dell'alleanza a invocare l'articolo 5 del trattato, che obbliga i membri a fornire assistenza reciproca. (ilmessaggero.it)

La guerra ibrida della Russia aumenta il rischio che la Nato possa dover valutare se far scattare la clausola di mutua difesa, l’articolo 5 del Trattato. «Il crescente aumento delle forze armate russe significa che un confronto militare diretto con la Nato diventa una opzione possibile per il Cremlino», ha aggiunto il 27 novembre Kahl, secondo il quale Mosca vuole dimostrare che l’Alleanza atlantica non farà scattare la clausola di difesa comune e non resterà unita. (Il Sole 24 ORE)