L'editoriale del direttore Roberto Napoletano: senza l'Italia in Europa non si fa niente

Il peso politico dell'Italia in Europa, e più specificamente della nostra premier Giorgia Meloni, è accresciuto visibilmente dalla nomina di Raffaele Fitto a una delle sei vicepresidenze esecutive della Commissione europea con deleghe tutte strategiche. Questo non è un commento politico, ma un dato di fatto, che misura la forza attuale del sistema Italia. È necessario rendersi conto che l'Europa è una confederazione di Stati e che questi stessi Stati, attraversati da crisi più o meno profonde, capiscono che se fanno fallire l'Europa ci restano sotto tutti. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri giornali

“Congratulazioni a Raffaele Fitto per la nomina a Vicepresidente esecutivo della Commissione europea. A nome dell’UGL, rivolgo a Fitto gli auguri di buon lavoro in vista delle sfide che bisogna affrontare per un progetto di integrazione europeo”. (Il Giornale d'Italia)

"La conferma della nomina di Raffaele Fitto a Vice-Presidente Esecutivo della Commissione europea è un'ottima notizia per il nostro Paese e per l'Europa". Così Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo e del Gruppo ECR al Comitato delle Regioni, commenta la conferma del Commissario italiano nell'Esecutivo europeo. (Regione Abruzzo)

BRUXELLES – Alla fine l’accordo è stato siglato. Anche Raffaele Fitto, insieme alla spagnola Teresa Ribera, ha ricevuto il via libera del Parlamento europeo per la carica di vicepresidente esecutivo. (la Repubblica)

Fitto, la missione Ue: rispettare i tempi del Pnrr. Von der Leyen alla prova dell’aula

Raffaele Fitto sarà nominato vicepresidente della Commissione europea. Alla fine, grazie agli sforzi politici e diplomatici di Giorgia Meloni e della sua compagine di governo, anche quest'ultimo nodo si è sciolto. (Liberoquotidiano.it)

Le forze politiche di opposizione al governo Meloni sono incapaci di parlare con voce sola sul tema europeo. Che, come ha detto la premier Meloni, “é un successo dell’Italia, non del governo o di un partito”. (Secolo d'Italia)

«Io non rappresento né un partito né uno Stato, rappresento l’Europa». (ilmessaggero.it)