Strage Paderno Dugnano, i compagni di scuola: "Aspettavamo Riccardo. Doveva recuperare il debito in matematica"

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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Paderno Dugnano, 3 settembre 2024 – Primo settembre, il capodanno della scuola. "Ma come si fa a parlare di ripartenza qui?". La casa della strage è circondata dalle scuole che hanno visto crescere due fratelli, Lorenzo e Riccardo. Tutti sono sotto choc. Ci sono i ragazzi che arrivano alla spicciolata all’istituto Gadda di Paderno Dugnano per riparare il debito di Matematica, lo stesso che avrebbe dovuto recuperare pure Riccardo, oggi in un’ala del carcere minorile Beccaria, in attesa dell’udienza di convalida, accusato di omicidio premeditato per avere accoltellato prima il fratellino, poi entrambi i genitori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

L’interrogatorio, iniziato intorno alle 14, è durato un'ora e mezza ed è stato richiesto dagli stessi magistrati della Procura dei minori che indagano sul caso. (Corriere Milano)

Commozione, lacrime di chi è consapevole che non potrà più tornare indietro e ha sentito il desiderio di aprire il suo cuore. E, al termine dell’incontro, una frase che Riccardo C., il 17enne che ha ucciso il fratellino e i genitori a Paderno Dugnano, ha rivolto al sacerdote: "Tu sei quello di ’non esistono ragazzi cattivi’", riferendosi al titolo del libro in cui don Burgio racconta la sua esperienza da educatore, fondatore delle comunità Kayròs, al fianco di minori in difficoltà. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Strage Paderno, pm: "Premeditazione resta, per pentimento ci vuole tempo" 03 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

È durato poco un’ora e mezza il secondo interrogatorio di Riccardo C., il 17enne accusato di aver sterminato la sua famiglia nella notte tra sabato e domenica a Paderno Dugnano. (La Stampa)

Il diciassettenne è stato interrogato per la seconda volta in tre giorni nel pomeriggio del 3 settembre al centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria: i magistrati Sabrina Ditaranto ed Elisa Salatino lo hanno sentito per un'ora e mezza per analizzare alcuni aspetti non approfonditi a sufficienza durante il primo interrogatorio di domenica pomeriggio nella caserma della Tenenza di Paderno Dugnano (Milano). (IL GIORNO)

Quest’ultimo pone l’accento anche sul lato educativo e sulla possibile fragilità dei genitori e della scuola. Si discute ancora della strage di Paderno Dugnano, il cui responsabile è uno studente diciassettenne, che ha ucciso padre, madre e fratellino dicendo di avere un forte malessere interiore. (Tecnica della Scuola)