Lutto: addio a Romano Fogli, campione con Bologna e Milan e nonno dei viola Gabriele

Era nonno di Gabriele Fogli, portiere della Primavera viola che lo ricorda su Instagram: “Ciao nonno, grazie di tutto, per tutto quello che mi hai trasmesso

Tutto il Bologna Fc 1909 ricorda con grande commozione l’amico Romano e partecipa al dolore della famiglia”, continua la società rossoblu.

Lutto nel mondo del calcio, è scomparso ad 83 anni l’ex centrocampista anche di Torino e Catania.

Così il Bologna ricorda Romano Fogli, scomparso stamani. (Fiorentina.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Il Bologna piange – si legge sul sito del club felsineo – uno dei suoi simboli più amati: 344 presenze con la nostra maglia – dodicesimo fra tutti -, rossoblù per più di dieci anni dal 1957 al 1968 e poi anche da allenatore, prima fonte arretrata del gioco e al contempo uomo di marcatura e appoggio alla regia di Bulgarelli. (Pianetagenoa1893.net)

Addio a Romanino Fogli, signore del calcio e orgoglio di tutte le squadre in cui ha militato. (TUTTO mercato WEB)

Continuò poi a vincere titoli, nella seconda parte di carriera, anche con il Milan. 21 Settembre 2021. Addio a Romano Fogli. All’età di 83 anni è scomparso Romano Fogli. (Sportal)

Fogli ha vestito anche le maglie di Torino, Milan, Catania e della nazionale. Nel corso della carriera ha vestito anche le maglie di Torino, Milan e Catania. (LA NAZIONE)

Oltre alla maglia granata vestì le casacche di Bologna e Milan, dove raccolse diversi successi. Il Toro ha voluto ricordare Fogli con il seguente comunicato: “Il Presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club – dirigenti, dipendenti, collaboratori, calciatori, settore giovanile – si stringono commossi intorno alla famiglia Fogli per la scomparsa di Romano Fogli, ex centrocampista granata, in prima squadra dal 1955 al 1958 (Toro.it)

Aveva stile, era bello da vedere, nella corsa pulita e armonica, nel tocco del pallone, mai superfluo, sempre dettato dalle esigenze della squadra, mai improntato allo spreco, perché Romano Fogli era cresciuto con il rigore e la pulizia morale dell'Italia contadina che era uscita dalla Seconda Guerra Mondiale, si era tolta di dosso la polvere della miseria e del dolore, si era arrotolata le maniche e aveva cominciato a darsi da fare Segaligno, uomo-ovunque, un signor calciatore che ha legato il suo nome al Bologna, al Milan e alla Nazionale. (La Gazzetta dello Sport)