Manovra 2025, stipendi, pensione a 64 anni, tasse, detrazioni e auto aziendali: vantaggi e svantaggi con la nuova legge di Bilancio
Con il via libera del Senato, con 108 sì, 63 no e 1 astenuto, si chiude l’ultimo atto e la legge di Bilancio 2025 arriva in porto con le sue novità e anche con qualche sonora mancanza. Quello che maggiormente colpirà i contribuenti nelle loro aspettative è che nel 2025 la promessa riduzione delle tasse non ci sarà. Nonostante la gran parte dei fondi (quasi 18 miliardi dei 30 totali) si concentri sulla conferma dell'Irpef a tre aliquote e del taglio del cuneo fiscale sugli stipendi, molti tra imprese e cittadini non vedranno sensibili benefici. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
La seconda manovra economica dell’Era Meloni è legge. Come c’era da aspettarsi è una manovra improntata all’austerità, non poteva essere altrimenti visto che qualche mese fa hanno avallato la sciagurata riforma del patto di stabilità. (Il Fatto Quotidiano)
Lo sfida tra il partito e il sindaco riguarderebbe la possibilità che vengano proposte nuove modifiche alla legge. Alla Camera il Pd ha votato il testo bipartisan caldeggiato dal primo cittadino e non solo, che permetterebbe di sbloccare le centinaia di cantieri paralizzati, per un cavillo interpretativo delle norme urbanistiche, dalla Procura milanese. (Il Giornale d'Italia)
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Il suo ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rinvendica l’aver tagliato «spesa improduttiva e sprechi» per recuperare risorse e aiutare «le famiglie più bisognose, in particolare i lavoratori dipendenti a reddito medio basso». (ilmessaggero.it)
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha descritto questa legge di bilancio come “una manovra di grande equilibrio, che sostiene i redditi medio-bassi, aiuta le famiglie con figli, stanzia risorse record per la sanità, riduce la pressione fiscale e dà una mano a chi produce e crea occupazione e benessere” . (Eco Della Lunigiana)
La legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2025. Vediamo quali sono le misure che riguardano i settori del gioco pubblico e dell'ippica, fra le quali vanno evidenziate la proroga di due anni delle concessioni in scadenza il 31 dicembre 2024, la stabilizzazione della quarta estrazione settimanale di Lotto e SuperEnalotto, quella del venerdì, così da alimentare il Fondo per le emergenze nazionali, interventi su Bingo e gioco a distanza e l'aumento dello 0,5 percento della tassazione sul margine di alcuni giochi. (GiocoNews.it)