"La situazione può sfuggire di mano". L'esperto di terrorismo lancia l'allarme sui cortei pro-Pal del 5 ottobre

Il mondo si prepara a commemorare le vittime della mattanza commessa da Hamas il 7 ottobre nel cuore di Israele, mentre i pro-Pal appena 48 ore prima - nonostante il "no" arrivato dalla Questura di Roma - sono pronti a scendere in piazza per celebrare quella che viene definita " la data di una rivoluzione ". Restano forti le preoccupazioni per l'ordine pubblico all'antivigilia del drammatico anniversario delle stragi nei kibbutz (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

– È iniziata con un minuto di silenzio chiesto dagli organizzatori per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in Libano, “e tutti i martiri” l'ormai consueta manifestazione milanese pro Palestina che si tiene ogni sabato in un luogo diverso dallo scoppio del conflitto nello scorso ottobre. (IL GIORNO)

"Fermare subito i bombardamenti in Libano". Tra i manifestanti che prendono parola in piazza viene ricordato l'appuntamento del 5 ottobre per il corteo nazionale organizzato a "un anno dal genocidio in Palestina", ma attualmente vietato dalla questura. (Il Messaggero Veneto)

Tra questi cartelli ci sono anche io con una mia foto, una cosa che mi impressiona e preoccupa molto anche per una oggettiva questione di sicurezza essendoci in quella piazza numerose persone già attenzionate alle forze dell’ordine. (Nicola Porro)

Decine di manifestanti si sono radunati davanti al McDonald's di piazza Argentina a Milano, in zona Loreto, per impedire l'ingresso ai clienti. Tra discorsi al megafono, sticker attaccati sul negozio e striscioni, gli attivisti ribadiscono la "complicita' della catena di fast food nell'attuazione del genocidio palestinese ad opera di Israele". (Il Mattino di Padova)

È iniziata con un minuto di silenzio chiesto dagli organizzatori per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in Libano, "e tutti i martiri" l'ormai consueta manifestazione milanese pro Palestina che si tiene ogni sabato in un luogo diverso dallo scoppio del conflitto nello scorso ottobre. (IL GIORNO)

Bandiere di Israele al rogo, slogan contro la Nato criminale, inni a favore di Hamas ed Hezbollah, insulti al governo Meloni "amico dei sionisti". È iniziato con un minuto di silenzio per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in Libano, il (Secolo d'Italia)