Invece concita, il posto delle vostre storie
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La lingua conserva la realtà e, mutando, la definisce: le parole cambiano, la grammatica resta.
Disciplina e onore.
Ci lasciano un compito: abbiate cura delle parole, per favore
Ma Luca Serianni non usava le parole a cuor leggero: niente, neppure una congiunzione, veniva per caso e non aveva un’eco.
Che parole desuete, che disgrazia averle lasciate – politicamente – in mano alle destre insieme ai corpi contundenti della propaganda neodispotica. (Invece Concita)
Su altri media
Lo ricorda il professor Rodolfo Signorini, che ha inviato un messaggio di cordoglio alla Società Dante Alighieri di Roma, di cui Serianni era socio: «Con lui avevo felicemente conversato all’Università di Roma e a Mantova durante il convegno dantesco in Accademia». (gelocal.it)
“Non solo un grande studioso ma anche una grande persona ha precisato Rusconi, che ha ricordato la sua collaborazione con Serianni in occasione dell’iniziativa Dantedì Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha commentato sui suoi canali social con profondo dolore la scomparsa del grande studioso, che ha spesso collaborato proprio con il Ministero. (Tecnica della Scuola)
Il professor Luca Serianni, 75 anni, illustre linguista, investito il 18 luglio da un’auto a Ostia, è morto alle 9.30 di oggi. Si legge in una nota: “Alla Sapienza ha insegnato Storia della lingua italiana fino al 2017, anno del suo pensionamento (Tecnica della Scuola)
Il 14 giugno 2017 presso l'Aula I dell'Edificio di Lettere, Serianni tenne la sua lezione di congedo dall'attività didattica, dedicandola al tema "Insegnare l'italiano nell'università e nella scuola". (La Stampa)
È morto ieri a Roma il linguista e filologo Luca Serianni. Dal 1980 al giugno 2017 era stato professore ordinario di Storia della lingua italiana all’Università Sapienza di Roma, dopo aver insegnato ad Arezzo, L’Aquila, Messina. (Il Fatto Quotidiano)
Fondamentale la sua «Grammatica italiana» edita nel 1988 i tre volumi della «Storia della lingua italiana» Einaudi, diretta con Pietro Trifone nel 1993. Una passione costante nei confronti del mondo della scuola lo ha visto protagonista di incontri con studenti e insegnanti, dai licei storici a Ostia e al quartiere Tufello (Il Manifesto)