Guerra in Iraq, i protagonisti del conflitto da Bush a Saddam Hussein

/16 Ansa DICK CHENEY – Più caloroso fin da subito era stato il supporto alla guerra da parte di Dick Cheney, vicepresidente Usa tra il 2001 e il 2009, convinto della presenza di armi di distruzioni di massa in Iraq e del legame tra Hussein e Al Qaeda. A differenza di Powell, non ha mai rinnegato le sue posizioni. Cheney era entrato in politica nel 1975, come capo di gabinetto della Casa Bianca, e fu anche segretario della Difesa. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri media

Poi magari, vent’anni dopo, ti scandalizzi perché i cattivi hanno imparato dai buoni. Ebbene, le democrazie non riescono a fermare i propri governanti dallo scatenare guerre, mentre le dittature attendono le truppe nemiche come liberatori (IlSudEst)

Sono stati celebrati lunedì i vent’anni dall’inizio dell’invasione americana dell’Iraq. Per l’occasione il viadanese Paolo Bergamaschi, per tanti anni impegnati al Parlamento Europeo, ha prodotto un video che unisce un suo brano, montato assieme ad alcune immagini del fotografo di Casalmaggiore Tiziano Schiroli. (OglioPoNews)

Di Pasquale Pugliese (Il Fatto Quotidiano)

Vent'anni fa gli Usa e i loro alleati invadevano l'Iraq basandosi su bugie e prove palesemente false, denunciate all'epoca dal movimento pacifista globale. Causarono centinaia di migliaia di morti e una catena di conflitti ancora in corso Quello che è successo il 20 marzo 2003 non è stato un «errore». (Jacobin Italia)

Vent'anni dall'invasione in Iraq, il filosofo Walzer: "Gli Stati Uniti non hanno imparato nulla da quelle lezioni" dal nostro corrispondente Paolo Mastrolilli Il filosofo Michael Walzer (la Repubblica)

L’operazione, sulla scia degli attentati dell’11 settembre 2001 e di Amerithrax, aveva trovato l’avallo della Gran Bretagna di Tony Blair, della Spagna di José Maria Aznar e dell’Italia di Silvio Berlusconi, oltre che di una ventina di altri leader e Paesi. (L'INDIPENDENTE)