La strage dei civili di Gaza: la vittima più anziana aveva 101 anni, quella più giovane due ore di vita - Le storie

Dall'8 ottobre, giorno dell'offensiva israeliana nella Striscia, secondo il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, sono morte più di quarantamila persone. Tra esse, l'ultracentenario che fuggì dalla Nakba e una neonata uccisa nell'attacco del 15 febbraio Sarebbero quarantaduemila i palestinesi uccisi dai raid israeliani sulla Striscia di Gaza dall’8 ottobre 2023. Il giorno dopo l’attacco di Hamas nel sud di Israele, quando furono assassinate 1.200 civili e sequestrare 251 persone (97 ancora nella mani dei rapitori). (Open)

Su altri media

In tutto sono stati uccisi 27 operatori (LAPRESSE)

Il ministero della Salute di Gaza ha identificato l’80% di loro pubblicando un elenco di nomi, età, sesso e numeri di identificazione. I 34.344 palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani sulla Striscia non sono solo numeri, cifre asettiche, ma sono vite spezzate, volti, storie, figli, nonni, genitori, fratelli e sorelle. (La Stampa)

La vittima civile più giovane del conflitto tra Israele e Hamas è una neonata che è vissuta solo 2 ore, mentre la più anziana aveva 101 anni: lo riporta il Guardian, sulla base di una lista di 34.344 palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani. (Corriere del Ticino)

IL VIDEO. Gaza City un anno dopo, strade distrutte e città irriconoscibile

Da allora la reazione israeliana ha causato 42 mila morti e 97 mila feriti a Gaza e l’allargamento del conflitto alla Cisgiordania e al sud del Libano. (Vatican News - Italiano)

Hanno bisogno di un cessate il fuoco adesso". Da ottobre del 2023 "14.000 bambini a Gaza e in Cisgiordania, secondo le notizie in nostro possesso, sono stati uccisi, altri migliaia sono stati feriti e tutti vivono nella paura e in condizioni terribili. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nelle immagini Gaza City dopo un anno di guerra: strade distrutte e città irriconoscibile dopo mesi di bombardamenti israeliani cominciati in seguito all'attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre del 2023, quando centinaia di miliziani armati entrarono nel Sud di Israele uccidendo 1.200 persone e rapendone oltre 250. (il Dolomiti)