Dossieraggi, Russo informò vertici Dna nel 2020 di ‘anomalie’ in attività Striano
I vertici della Procura nazionale antimafia sapevano di ‘anomalie’ nelle attività del finanziere Pasquale Striano già nel 2020 perché ne erano stati informati dall’allora procuratore aggiunto, Giovanni Russo, con una relazione in cui segnalava presunte interferenze del finanziere addetto al gruppo sos (segnalazioni operazioni sospette) sulle attività di altri gruppi di investigatori. E’ quanto apprende LaPresse su un nuovo documento che la Procura di Perugia ha depositato – come confermano fonti legali – sui dossieraggi a carico del finanziere e dell’allora sostituto della Dna, Antonio Laudati, in vista dell’udienza al tribunale del riesame di Perugia prevista per oggi alle 15, in cui l’ufficio guidato da Raffaele Cantone chiede di mettere agli arresti domiciliari il tenente della gdf e l’ex magistrato. (B-Lab Live!)
La notizia riportata su altri media
La prima riguarda il fatto che la sede naturale del processo, secondo i difensori degli indagati, sarebbe Roma, mentre la seconda riguarda la retrodatazione dell’iscrizione sul registro degli indagati di Laudati. (Corriere Roma)
È un verbale sottoscritto il 6 novembre dall’ex procuratore nazionale aggiunto Giovanni Russo (oggi direttore dell’Amministrazione penitenziaria), depositato ieri davanti al tribunale del Riesame che deve decidere se concedere o meno gli arresti domiciliari (chiesti dall’accusa e già negati dal giudice) per i due principali indagati: l’ex magistrato della stessa Pna Antonio Laudati e il sottotenente della Guardia di finanza Pasquale Striano. (Corriere Roma)
Un verbale di sommarie informazioni agli inquirenti di Perugia dall’ex aggiunto della Direzione nazionale antimafia, Giovanni Russo, in cui sostiene di avere segnalato già nel 2020 presunte "anomalie" nel comportamento del tenente della Guardia di finanza, Pasquale Striano, è stato depositato dalla procura nell’ambito dell’udienza davanti al Tribunale del riesame, che era chiamato a decidere sul ricorso dei magistrati contro la decisione del gip di respingere la richiesta di applicare i domiciliari all’ex sostituto procuratore della Dna, Antonio Laudati, e all’ufficiale delle fiamme gialle. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quattro anni prima dello scandalo che ha trav… (la Repubblica)
La storia dei presunti dossieraggi si intreccia a doppio filo con l'inizio del governo giallorosso M5s-Pd di Giuseppe Conte. È tutto in un memoriale, non firmato né protocollato, indirizzato ai vertici della Dna. (il Giornale)
Tra poco più di un mese verrà sciolta la riserva sulle eccezioni presentate dai legali dei due indagati, per i quali non è Perugia l'autorità chiamata a indagare ma Roma. (il Giornale)