Tomaso Trussardi parla del padre Nicola: "Era discriminato perché non era gay"

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"Mi fa ridere, io che il padre l’ho perso quando avevo 15 anni", ha dichiarato stizzito Tomaso Trussardi in un'intervista a Vanity Fair. L'imprenditore è morto in un incidente stradale sulla Tangenziale Est di Milano nel 1999 e purtroppo pochi anni dopo, nel 2003, è morto anche suo figlio maggiore Francesco, sempre per un sinistro. "A 21 anni ero sia l'assistente di Manfredi Catella - ha dichiarato Tomaso, ex marito di Michelle Hunziker - che è la persona che ha ricreato il nuovo centro di Milano. (Today.it)

Su altre fonti

La presa di posizione di Tomaso sul padre Nicola, scomparso in un incidente d'auto nel 1999, hanno scatenato l'ira delle associazioni gay, alle quali ribatte: "In questa affermazione non c'era alcun intento polemico, nel video ho riportato la realtà dei fatti esattamente come era ai tempi in cui mio padre costruiva la sua azienda - sottolinea -. (Liberoquotidiano.it)

Secondo Tomaso, il padre venne discrimina… Parlando del padre Nicola Trussardi, celebre stilista e imprenditore, ha rivelato che fu emarginato dal mondo della moda perché "diverso". (L'HuffPost)

Tomaso Trussardi, figlio dello stilista Nicola, morta nel 1999 in un incidente stradale, ribadisce le frasi "scandalo" pronunciate durante l’intervista video al podcast «1%» di Giacomo Freddi. Il figlio dello stilista al Corriere: non ho (Secolo d'Italia)

Video suggerito Tomaso Trussardi si racconta nel podcast 1% di Giacomo Freddi. A proposito del padre Nicola Trussardi rivela: "Lo trattavano come diverso perché non era gay". Sulle accuse ricevute personalmente, come quella di essere "un figlio di papà", sottolinea: "Mi fa ridere quando mi definiscono così, ho perso mio padre quando avevo 15 anni". (Fanpage.it)

– ha affermato – E quindi tutti gli stilisti che erano gay lo boicottavano, non lo facevano sfilare, non lo accettavano alle fiere: se si va a vedere le foto dei tempi c’erano Missoni, Armani, Versace, Krizia, Fiorucci, Ferrè, lui mai. (Il Fatto Quotidiano)

Ma questo non significa che non riconoscesse il valore umano o professionale dei collaboratori omosessuali: ha avuto al suo fianco talenti come Nicolas Ghesquière, oggi a capo di Louis Vuitton, con il quale c’era un rapporto di stima. (Corriere della Sera)