Garzeno, il rebus della morte di Candido Montini: la bottega chiusa già martedì e i soldi in tasca alla vittima
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Garzeno (Como) – La morte di Candido Montini potrebbe risalire al pomeriggio precedente il ritrovamento nella sua abitazione di via Ai Monti, nella frazione di Catasco di Garzeno. È infatti stato accertato che martedì pomeriggio, dopo la chiusura per la pausa pranzo, Montini non ha più riaperto la sua bottega che dista solo un centinaio di metri dall’abitazione. Un piccolo negozio di rivendita di pane, alimentari e bombole del gas, che martedì è dunque rimasto aperto solo al mattino. (IL GIORNO)
La notizia riportata su altre testate
Gli stessi residenti sono pronti a farsi ascoltare ed esaminare dalle forze dell’ordine. Garzeno, un intero paese sconvolto, e una frazione – Catasco, 115 anime – che vive nella paura. Dal giorno della scoperta dell’omicidio di Candido Montini, due domande risuonano in ogni singola abitazione. (Espansione TV)
Una lotta impari e vana. Martedì scorso il povero Candido Montini, negoziante 76enne d’un alimentari, ha lottato a mani nude contro il suo assassino cedendo presto ai fendenti sferrati con un coltello da cucina contro addome e collo, dall’alto verso il basso, da un avversario corpulento o comunque dotato di forza e vigore. (Corriere Milano)
A trovarlo, in una pozza di sangue, il vicino di casa allertato… (La Repubblica)
La comunità del paese nel Comasco è sconvolta e molti - ha riferito il vicesindaco - sarebbero pronti a sottoporsi a esami del Dna pur di trovare l'assassino. L'uomo avrebbe provato a difendersi, come si evince dai segni sul corpo. (TGR Lombardia)
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