Maggie Smith, il creatore di Downton Abbey: "Lavorare con lei è stato il più grande privilegio della mia vita"

Il creatore di Downton Abbey, Julian Fellowes, e le star del progetto televisivo hanno voluto ricordare Maggie Smith, l'indimenticabile interprete di Lady Violet che è morta oggi all'età di 89 anni. In un comunicato inviato a Variety, lo sceneggiatore ha voluto condividere qualche dettaglio della sua esperienza nel lavorare con la star del cinema e della televisione. Il ricordo del team di Downton Abbey Fellowes ha dichiarato: "Maggie Smith era un'attrice realmente grandiosa e siamo stati più che fortunati nel far parte dell'ultimo atto della sua carriera stellare. (Movieplayer)

Ne parlano anche altri media

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team. Pubblicazione: 27 settembre alle 17:06 (BadTaste)

Nota al pubblico di tutto il mondo per aver vestito i panni della professoressa Minerva McGranitt nella saga di Harry Potter (2001-2011) e della contessa Violet Crawley nella serie televisiva Downtown Abbey (2010-2016), Maggie Smith ha avuto una lunga carriera cinematografica che l'ha portata a conquistare anche due premi Oscar. (Avvenire)

L'attrice, che aveva 89 anni, ha iniziato la carriera negli anni 50, spaziando nella sua lunga carriera tra ruoli profondamente diversi tra di loro, dalla professoressa Minerva McGranitt in Harry Potter, a Desdemona o Virginia Woolf, regalando a ognuno un'intensità incredibile. (il Giornale)

A Maggie Smith credevi sempre (e non potevi fare altrimenti)

Il suo successo è proseguito con il film In viaggio con la zia del 1972, dove ha interpretato l'eccentrica zia Augusta, un altro personaggio che le è valso una candidatura ai Golden Globe e una nomination all'Oscar come Miglior attrice protagonista. (Sky Tg24 )

Le sue battute caustiche nei panni della Contessa Madre di Grantham in Downton Abbey, serie cult scritta da Julian Fellowes, sono il pilastro lessicale di un'intera generazione. (Cosmopolitan)

Il film si intitola California Suite, una delle tante e squisite commedie seventies firmate da Neil Simon, e per Maggie Smith fu doppietta: la prima statuetta l’aveva vinta un po’ a sorpresa nove anni prima, nel 1970, con La strana voglia di Jean. (cinematografo.it)