È allerta escalation: Londra e Parigi preparano le truppe, Berlino i bunker

Putin si dice pronto a trattare ma le sue condizioni sono da despota e nel contempo continua la sua guerra di invasione e minaccia l'Occidente con i super missili e lo spauracchio nucleare. Zelensky pronto a trattare lo è da sempre ma è evidente che al momento non sia nelle condizioni di avanzare pretese e debba subire la situazione. Intanto, Trump non si è ancora insediato, parla di piani di pace già pronti per fermare il conflitto ma il disimpegno degli Stati Uniti dagli aiuti a Kiev è sempre una fantasma che aleggia sull'Europa, costretta a organizzarsi in qualche modo. (il Giornale)

Su altre testate

La data limite è il prossimo 20 gennaio, quando Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca e inizierà concretamente a mettere mano al suo programma di politica estera. Sulla carta, il futuro 47° presidente degli Stati Uniti, taglierà gli aiuti economici e militari a Kiev, cercando di perseguire una via diplomatica, non si sa però a quali condizioni e il timore di molti è che possa accettare una soluzione che per l’Ucraina equivarrebbe a una resa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È stato Le Monde ieri a mettere insieme fonti anonime e dichiarazioni ufficiali degli ultimi giorni per far emergere un’opzione che l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca il 20 gennaio potrebbe rendere nuovamente d’attualità. (ilmessaggero.it)

Introduzione (Sky Tg24 )

Con gli europei in Ucraina reazione a catena vicina

L’invio di un contingente di terra franco-britannico in Ucraina? Certo, certissimo, anzi probabile. Sia stato un ballon d’essai, fatto filtrare ad arte per sondare il terreno, o un’indiscrezione su un’ipotesi operativa messa sul tavolo a Londra e Parigi, la notizia che ha attraversato la Manica e ha trovato spazio sulle colonne di Le Monde è stata sicuramente un inquietante fulmine nella notte buia e tempestosa della guerra russo-ucraina. (Liberoquotidiano.it)

Sempre che i Paesi colpiti, nel rispetto di re Carlo, decidano di chinare il capo e respirare a pieni polmoni i “fumi” inglesi, per non dispiacere alla “corona”. Londra e Parigi fremono all’idea di mandare soldati a Kiev (Avanti Online)

Messaggio durissimo del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev che ha esortato l'Europa a fermare il sostegno all'Ucraina o affrontare i danni potenzialmente devastanti dell'ultimo missile a raggio intermedio di cui si è dotata Mosca, l'Oreshnik. (la Repubblica)