La novarese Donatella Sacchi premia le “fate” della ginnastica

Alle Olimpiadi non gareggiano atleti novaresi. Ma a Parigi la città è ben rappresentata. Lo si è notato ieri quando a premiare le due ginnaste Alice D’Amato e Manila Esposito, oro e bronzo alla trave, è stata Donatella Sacchi, presidente del Comitato tecnico internazionale di ginnastica artistica femminile. La novarese è alla sua settima Olimpiade, prima come ginnasta, poi giudice. Da tre edizion… (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Vincenzo D’Angelo, allenatore dello Spezia, ha parlato quasi a ridosso dell’inizio del campionato di Serie B. Fratelli Esposito considerati. (Inter-News)

Lo ha capito quando le porte scorrevoli degli arrivi all’aeroporto di Milano Linate si sono aperte. Tutti per applaudire la squadra d’argento, ma soprattutto lei, che ha portato la ginnastica femminile in un’altra dimensione. (La Gazzetta dello Sport)

Secondo i canoni di una volta l'80% della squadra italiana medagliata a Parigi sarebbe stata scartata: Giorgia Villa e Elisa Iorio sono decisamente alte e donne formate, Alice D’Amato è una taglia media longilinea, Manila Esposito un concentrato di potenza, Angela Andreoli è più piccola di statura. (Corriere della Sera)

La sua scomparsa ha inevitabilmente lasciato un vuoto enorme, che le sorelle sono riuscite ad affrontare e superare insieme, come dichiarato dalle stesse a Olympics. “Io non ho più parole… cosa hai fatto sorellina mia. (Radio 105)

Alice D’Amato ha conquistato la medaglia d’oro alla trave alle Olimpiadi di Parigi 2024, imponendosi nell’atto conclusivo di specialità andato in scena davanti ai 20.000 spettatori della Bercy Arena: prima donna italiana a salire sul gradino più alto del podio ai Giochi, al secondo alloro personale in una rassegna a cinque cerchi dopo l’argento nella gara a squadre. (OA Sport)

Si tratta di un’impresa senza precedenti per la ginnastica femminile italiana: è infatti la prima atleta italiana nella storia a salire sul gradino più alto del podio in questa disciplina. Alice D’Amato, 21enne classe 2003, ha appena lasciato un segno indelebile nella storia della ginnastica artistica italiana. (Radio Deejay)