Armi all’Ucraina, l’eurodeputata Gualmini (Pd): “Io coerente, ho disobbedito alla segretaria”

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la Repubblica ESTERI

«Io ho votato in dissenso dalla indicazione del Nazareno perché sono convinta che bisogna avere una posizione chiara e netta a sostegno dell’Ucraina. Il suo diritto all’autodifesa va salvaguardato fino in fondo». Elisabetta Gualmini è l’eurodeputata del Pd che, insieme a Pina Picierno, ha disobbedito alla sua segretaria e preferito votare a favore del paragrafo 8, ossia il passaggio della risoluz… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

L'Europarlamento ha chiesto ai governi Ue di eliminare le restrizioni che impediscono all'Ucraina di utilizzare i sistemi di armamento occidentali contro obiettivi militari legittimi in Russia. Una risoluzione, non vincolante, è stata adottata a Strasburgo con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni. (Il Sole 24 ORE)

Ma la risoluzione non vincolante del Parlamento Europeo sul sostegno dell’Ue all’Ucraina, con un controverso paragrafo che chiede la rimozione delle restrizioni all’uso delle armi inviate a Kiev, consentendo agli ucraini di colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo, ha confermato le divisioni che attraversano sia la maggioranza di governo che l’opposizione. (Il Sole 24 ORE)

Maggioranza e opposizione si sono recentemente spaccate sulla risoluzione del 19 settembre al Parlamento europeo che "invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali forniti all’Ucraina contro legittimi obiettivi militari sul territorio russo". (L'HuffPost)

Prima delle Europee, nella scorsa primavera, quasi tutti i partiti facevano la corsa al pacifismo, impostando parte della campagna elettorale sulla necessità di un accordo con con Putin e di una de-escalation. (Il Fatto Quotidiano)

Solo 131 europarlamentari hanno ragionato freddamente, con motivazioni e valori anche molto diversi, e hanno votato contro una mozione in egual misura guerrafondaia e idiota. (Contropiano)

A Strasburgo non è un argomento nuovo: già nello scorso luglio, nella prima plenaria della legislatura, venne approvata una risoluzione che chiedeva la stessa cosa, ma allora il voto non era stato palese. (Adnkronos)