Meteo: Uragani in Italia, tempeste come Milton possono davvero formarsi anche da noi?
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Uragani anche in Italia? La risposta è sì, ma il loro nome corretto è Medicane Negli ultimi giorni la cronaca meteo è stata al centro dell'attenzione di tutti. In particolare l'Uragano Milton ha destato scalpore per la violenza dei suoi venti (raffiche fino a 290 km/h) con cui ha devastato la Florida. Ebbene, in molti ci state chiedendo: Facciamo un passo indietro. Sappiamo che il clima è cambiato negli ultimi 100 anni in modo drastico a causa dell'aumento di CO2 in atmosfera derivante principalmente dalla combustione dei combustibili fossili: le centraline meteo hanno registrato un aumento medio globale di almeno 1,5°C, e in Italia abbiamo avuto anche città che si sono scaldate di 3-4°C in soli 70 anni (Roma ad esempio). (iLMeteo.it)
Ne parlano anche altri giornali
È passato in meno di un giorno dalla forza di un uragano a una pericolosa tempesta di categoria 5, devastando la costa della Florida. All'origine di questo processo di intensificazione rapida ci sono diverse forze trainanti. (Le Scienze)
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden lo ha definito «la tempesta del secolo» nonché «il peggiore degli ultimi 100 anni». (Lettera43)
– risponde Lorenzo Di Marco, di Meteo Svizzera Locarno-Monti – Sono sistemi piuttosto complessi, molto potenti, anche spettacolari, che necessitano di diverse condizioni atmosferiche per potersi sviluppare. (RSI.ch Informazione)
Dovremo abituarci a eventi sempre più radicali e intensi? Qual è la loro genesi alla luce dei mutamenti climatici? Ne abbiano parlato con un esperto di cicloni tropicali, Enrico Scoccimarro, ricercatore del Centro Euro mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. (Corriere della Sera)
Tra questi eventi si annoverano l’uragano Helene, gli incendi nella foresta amazzonica, le piogge monsoniche in India e l’ondata di calore durante le Olimpiadi estive. Scienziati hanno evidenziato che il cambiamento climatico ha reso questi eventi non solo più probabili, ma anche più devastanti. (Tempo Italia)
E quel “grado e mezzo” in più registrato nell’acqua degli oceani capaci di accendere e far funzionare «quella macchina termodinamica perfetta che è l’uragano». La definizione è di Gianmaria Sannino, climatologo dell’Enea e studioso esperto di questi fenomeni. (Il Sole 24 ORE)