Quando lo Stato è un pessimo datore di lavoro

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Collettiva.it INTERNO

Sembra un paradosso, ma è così: a volte lo Stato è un pessimo datore di lavoro. Ci sono dipendenti pubblici che per avere la propria liquidazione – diritto sacrosanto dopo una vita di lavoro – devono attendere, a seconda del motivo della cessazione, fino a sette anni. E questa nonostante siano passati già nove mesi dalla sentenza n° 130 della Corte Costituzionale del 23 giugno scorso che aveva con grande nettezza dichiarato questo differimento “anticostituzionale”. (Collettiva.it)

La notizia riportata su altre testate

Nulla di fatto, dunque, per risolvere il caso nato ormai quasi un anno fa quando la Consulta ha dato ragione agli statali vicini alla pensione sancendo che rinviare il pagamento della loro buonuscita è contrario al principio della giusta retribuzione enunciato nella Carta. (Il Fatto Quotidiano)

Oggi i dipendenti pubblici aspettano anche più di cinque anni prima di vedere i soldi della liquidazione, a causa di una norma introdotta dal governo Monti ai tempi della crisi dello spread, che nel pubblico autorizza il pagamento differito (e a rate) del Tfs-Tfr. (PA Magazine)

Secondo la Ragioneria Generale dello Stato non sono attuabili le proposte bipartisan che vorrebbero ridurre da un anno a tre mesi il pagamento della prima rata Tfs e l’aumento dell’importo a oltre 63 mila euro: il costo per le casse dello Stato sarebbe di 3,8 miliardi soltanto per il 2024. (Sky Tg24 )

Anticipare il pagamento della liquidazione per i dipendenti pubblici costerebbe troppo: lo ha detto la Ragioneria di Stato, chiedendo con una nota di bloccare l'iter di due proposte di legge che puntavano ad accorciare i tempi del versamento del Tfs. (Fanpage.it)

E la Ragioneria dello Stato avrebbe optato per salvaguardare il bilancio. All’origine di tutto la richiesta di accendere un mutuo, non accolta dalla bancaMissing Credit Almeno stando a quanto riportato questa mattina sulle pagine de Il Messaggero che riferisce della doccia fredda per gli statali in attesa della cosiddetta liquidazione (Tfs, trattamento di fine servizio, tecnicamente) e per quelli che la dovranno percepire in futuro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Ragioneria generale dello Stato ha respinto, con una breve nota inviata alla Commissione lavoro della Camera, la proposta di legge che puntava a una riduzione da un anno a tre mesi nel tempo di pagamento della prima rata del Tfs, il trattamento di fine servizio degli statali. (Open)