Da rapper più ricco del mondo a scandalo d'America: brief rapido sul caso Puff Daddy

Sicuro ne avete sentito parlare, magari di sfuggita tra una corsa in metro e una videocall all'ultimo: Puff Daddy sta proprio nella mera. I Millennial sono sicuri i più attenti alla questione, perché Sean Combs (vero nome di P. Diddy) fino a non molto tempo fa era - per i più - semplicemente un'icona del rap. Vi sblocco tutti i ricordi più commoventi della vostra adolescenza: "ll Be Missing You" uno dei brani più struggenti di Puff Daddy, nonché dedica a The Notorious B. (Il Milanese Imbruttito)

Ne parlano anche altri giornali

Novità sul caso Diddy, che sta facendo tremare lo showbiz americano. Dodici denunce ufficiali e altre 120, 60 uomini e 60 donne, che dovranno essere depositate entro i prossimi 30 giorni dall’avvocato Tony Buzbee. (DiLei)

Dopo le accuse e l’arresto del rapper Sean Combs lo scorso 16 settembre con le accuse di stupro, favoreggiamento alla prostituzione e. (Fanpage.it)

La madre di Puff Daddy è uscita allo scoperto. Preoccupata per le indagini e per gli elementi che stanno venendo fuori sul figlio, in carcere per associazione a delinquere, favoreggiamento della prostituzione e traffico sessuale, Janice Combs ha deciso di fare una dichiarazione ufficiale attraverso il suo avvocato Natalie G. (Il Fatto Quotidiano)

"C'è un personaggio famoso terrorizzato che il suo sex tape con Puff Daddy finisca ai media. Si sente violato due volte": la rivelazione al New York Post

Chiunque abbia un account sui social nelle ultime settimane ha il proprio feed stracolmo di materiale inerente al famigerato “caso Diddy”. Qualsiasi intervista, videoclip o momento di vita, privata che vede protagonista il rapper e imprenditore newyorkese, viene oggi sezionato alla ricerca di un particolare che alimenti le accuse nei suoi confronti. (Outpump)

Qualche giorno fa l’avvocato Tony Buzbee (che assiste 120 presunte vittime) ha lasciato intendere che Puff Daddy ai famosi “Freak Off”, i festini a base di sesso, di alcol e droga, certamente non era da solo. (Il Fatto Quotidiano)