«L'Italia criminalizza la surrogata all'estero, un attacco alle coppie gay e a quelle con problemi di fertilità»: il titolo del New York Times sulla legge sulla Gpa

Un articolo del New York Times condanna l'Italia dopo l'approvazione al Senato del disegno di legge con cui si dichiara la gestazione per altri (chiamata anche maternità surrogata) reato universale. In altre parole: le coppie italiane che faranno ricorso a questa pratica all'estero verranno comunque perseguite. «L'Italia criminalizza la maternità surrogata all'estero, un attacco alle coppie gay e a quelle che hanno problemi di fertilità», recita il titolo dell'articolo scritto da Emma Bubola, reporter del New York Times che copre le notizie italiane. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Partiamo dal principio: quand'è che avete deciso di diventare genitori? Una «mostruosità giuridica», la definisce Michele (e non è l'unico), che nel frattempo è diventato parte del direttivo di Famiglie Arcobaleno mentre si trova ancora in Oregon con sua figlia, nell'attesa di fare tutti i documenti necessari per tornare in Italia (Vanity Fair Italia)

A cura di Jennifer Guerra (Fanpage.it)

E' quanto afferma Vladimir Luxuria all'Adnkronos sottolineando che ''è una legge strumentale per impedire alle coppie gay di avere figli. (Adnkronos)

Gpa reato universale, l’«obbrobrio giuridico» è legge. Inapplicabile

Ricordando che i figli non sono prodotti da commissionare o diritti da pretendere, la legge è un traguardo di civiltà che rende onore ai bambini, alle donne, alla genitorialità, a tutta la società»,così Marina Casini presidente del Movimento per la Vita Italiano commenta il sì definitivo del Senato, mercoledì 16 ottobre, al Ddl 824 sulla Gestazione per altri che era stato già votato alla Camera. (Vita)

Peccato che una coppia formata da un uomo e una donna potrà benissimo fingere di essersi recata a partorire oltre confine, per qualsivoglia ragione. È la prima legge fatta contro la comunità queer in Italia (Il Fatto Quotidiano)

In un’Aula del Senato che ha offerto agli studenti ospiti uno spettacolo di «esercizio del dogma» e «furore ideologico», come qualcuno l’ha definito, anziché cultura del confronto ed elaborazione del dubbio, tra interventi esagitati e urla che ricordavano la crociata anti Eluana Englaro, slogan del tipo «viva le donne» e «viva i bambini», e continui richiami delle presidenti di turno, è andata in onda ieri l’ultima fase dell’iter di approvazione del ddl Varchi. (il manifesto)