Cybersecurity, lo Stato fa acqua da tutte le parti
Oggi in primo piano la maxi indagine sulla violazione dei data base dello Stato. Key4biz e Cybersecurity Italia hanno visionato le 1.172 pagine dell’indagine della Procura della Repubblica di Milano che ha svelato l’accesso illecito alle banche dati istituzionali dello Stato da parte di una banda di criminali informatici che si avvaleva della collaborazione di alcuni pubblici ufficiali infedeli, ‘venduti’ per 1.200 euro. (Key4biz.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Anche la pretesa di addossare al centrodestra responsabilità nella vicenda appare sintomatico dell’intenzione delle sinistre di volere ostinatamente aprire fronti polemici e ciarlieri, anziché convenire sui profili al limite dell’eversione della vicenda. (Civonline)
Dossieraggi, Mulè: "Cancro che rischia di diventare metastasi" (La Stampa)
Nell'inchiesta sulla società di consulenza Equalize Srl il dato più preoccupante che emerge è la facilità con cui gli hacker entravano nelle banche dati riservate delle forze dell'ordine. (Fanpage.it)
Così in una nota Tommaso Foti, capogruppo (Secolo d'Italia)
“Il livello raggiunto supera ampiamente quello di guardia, c’è necessità che la magistratura vada fino in fondo con un’inchiesta alla quale, poi, il Parlamento dovrà affiancare un lavoro per mettere in sicurezza ciò che fino ad adesso in sicurezza non è stato”, ha aggiunto, sottolineando che prima della commissione parlamentare va fatta “l’inchiesta, poi arriva la commissione che deve mettere in sicurezza l’ambiente in cui viviamo”. (Il Fatto Quotidiano)