Bibi ha l'ok per colpire l'Iran. Nuovi raid nel centro di Beirut
Dopo la telefonata con Joe Biden, Benjamin Netanyahu accelera nella risposta all'Iran. Il gabinetto di sicurezza israeliano si è riunito ieri notte per votare l'autorizzazione al premier e al ministro della Difesa Yoav Gallant a determinare la reazione all'attacco missilistico della scorsa settimana. L'annuncio è stato fatto da un funzionario dello Stato ebraico. Teheran ha lanciato circa 180 missili contro Israele il primo ottobre. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’attacco di Israele all’Iran sarà simbolico e devastante perché Teheran lo scorso 1° ottobre ha varcato una linea rossa. Attenzione però – avverte Nicola Pedde – a nutrire sogni di regime change e quindi di caduta degli ayatollah. (Start Magazine)
Lo scrive Axios citando tre funzionari statunitensi e israeliani. Il presidente Usa Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarebbero vicini a un'intesa sulla portata della rappresaglia pianificata da Israele contro l'Iran. (Il Dubbio)
Il voto favorevole appariva scontato. Si è riunito ieri sera il gabinetto di sicurezza israeliano chiamato ad autorizzare il premier Netanyahu e il ministro della Difesa Gallant a decidere la data, gli obiettivi e le dimensioni dell’attacco contro l’Iran. (il manifesto)
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto ieri un lungo colloquio telefonico con il presidente americano Joe Biden: non si sentivano dal 21 agosto (Avvenire)
I rischi che un attacco all’Iran possa coinvolgere non solo forze israeliane ma anche quelle statunitensi , britanniche e francesi e gli obiettivi di una prevista rappresaglia per gli attacchi iraniani a Israele del 1° ottobre. (Analisi Difesa)
Introduzione (Sky Tg24 )