Senigallia, il suicidio di Leonardo: «Non possiamo più trattare il bullismo come un problema marginale»

Alle 21 di domenica, dopo la cena, Leonardo, studente al secondo anno dell’istituto alberghiero «Alfredo Panzini», indirizzo turistico-sportivo, ha salutato il padre (lui e la madre del ragazzo sono separati da tempo, ma in ottimi rapporti) come faceva ogni sera: «Buonanotte, sogni d’oro». Ma non è andato a dormire: è uscito di casa. Il padre, sceso in taverna per prendere un dolce, si è accorto che il mazzo di chiavi lasciate sul tavolo non c’era più: Leonardo lo aveva usato per aprire la cassaforte a muro, in cui era custodita la Beretta Px4 d’ordinanza. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri media

Ieri abbiamo parlato della tragica notizia relativa al ragazzo di quindici anni che si è tolto la vita con la pistola del padre a Senigallia, trovato morto dopo qualche ora dalla sua scomparsa. Si pensa che dietro il gesto ci sia una situazione di disagio causato dagli atti di bullismo di cui era vittima a scuola, tanto da spingerlo a non voler più andarci. (Tecnica della Scuola)

Il corpo del giovane è stato trovato ieri mattina in un casale di campagna nei pressi di Montignano, una frazione di Senigallia, in provincia di Ancona. Un dramma su cui la Procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. (il Giornale)

Dalle prime informazioni, ancora frammentarie, che trapelano, si parla di un diverbio in ambito domestico ma non sono chiari i motivi all'origine dell'allontanamento, avvenuto nella notte. Le forze dell'ordine, anche con l'ausilio dell'elicottero, stanno concentrando le operazioni nelle frazioni a sud della città, Marzocca e Montignano, dove sembra si stia aggirando il minorenne. (Corriere della Sera)

Preso in giro per il cognome e costretto a subire calci sui genitali: perché il 15enne di Senigallia si è tolto la vita

A Senigallia, un giovane ha preso la pistola del padre e si è tolto la vita. Una morte che lascia sgomenti, e che sembra essere il tragico epilogo di una storia di bullism… (la Repubblica)

Da qualche tempo il minore subiva atti di bullismo e "i suoi genitori stavano cercando di capire come muoversi", ha spiegato la legale. A Fanpage.it parla Pia Perricci, l'avvocata della famiglia del ragazzo di 15 anni che ieri, lunedì 14 ottobre, si è tolto la vita a Senigallia (Fanpage.it)

Preso in giro per il suo cognome, costretto a subire calci sui genitali e in altre parti del corpo, costantemente deriso. Queste sarebbero le motivazioni che avrebbero portato al suicidio L.C., il 15enne di Senigallia trovato morto ieri mattina in una casolare del territorio, secondo quanto riporta Fanpage. (infodifesa.it)