VIDEO - Autonomia: rissa alla Camera, Donno M5s esce in carrozzella

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Quotidiano del Sud INTERNO

Minuto per la lettura Voleva consegnare un Tricolore al ministro Calderoli ma è stato aggredito da alcuni deputati leghisti; scoppia la rissa alla Camera, Donno portato via in carrozzella Il deputato di M5s Donno “voleva consegnare un Tricolre al ministro Calderoli, seduto sui banchi del governo alla Camera, sono intervenuti alcuni deputati di maggioranza”, tra cui il leghista Iezzi, richiamato più volte dal presidente Fontana dal microfono. (Quotidiano del Sud)

Su altri giornali

Leonardo Donno è in collegamento con David Parenzo, a L'aria che tira, e il conduttore di La7 fa il colpaccio raggiungendo telefonicamente Igor Iezzi, dopo un paio di tentativi a vuoto. "Dove volevi arrivare? Dove volevi arrivare?". (Liberoquotidiano.it)

''Il comunismo ha fatto migliaia di morti. Bella Ciao richiama il comunismo e quindi, cantare il comunismo in Aula, richiama un periodo tragico, nero, oscuro della storia. (Adnkronos)

Si torna in Aula, dopo i calci e i pugni di ieri alla Camera durante il voto sul ddl autonomia, con il deputato 5S Leonardo Donno uscito in sedia a rotelle colpito da un collega (o più) dell’opposizione. (la Repubblica)

La tensione era già decisamente alta nel dibattito sull'autonomia differenziata. La rissa a Montecitorio è partita quando Leonardo Donno (M5s) ha provato a consegnare al ministro Calderoli una bandiera tricolore. (Fanpage.it)

Quel che è accaduto ieri è qualcosa che in dieci anni di attività Parlamentare non solo non avevo mai visto ma non mi ero neanche immaginato che potesse accadere. “I toni sono aspri perché la battaglia è per la difesa dell’unità del Paese e la difesa della Costituzione e quindi la qualità della democrazia. (Il Fatto Quotidiano)

“Il vertice del G7 e la rissa alla Camera sono notizie che vanno tenute insieme – afferma Maurizio Molinari direttore di Repubblica ospite di “L’aria che tira” su La7 - perché un paese quando ospita un summit internazionale è sotto lo sguardo delle opinioni pubbliche del mondo, c’è grande attenzione e curiosità per come Giorgia Meloni presiederà il G7 su temi quali l’Ucraina, la Russia, il Medio Oriente e anche il diritto all’aborto. (la Repubblica)