Intesa Sanpaolo accelera sul ricambio generazionale: 9 mila via senza impatti sociali. Entreranno 3.500 giovani
Intesa Sanpaolo accelera il ricambio generazionale nel quadro della trasformazione tecnologica e dell'ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo, mediante 9.000... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
La notizia riportata su altri giornali
Inoltre, entro giugno 2028 saranno effettuate 3.500 assunzioni a tempo indeterminato di giovani, di cui 1.500 come global advisor per le attività commerciali della rete per garantire maggiore vicinanza alla clientela in particolare nel wealth management & protection. (Forbes Italia)
Intesa Sanpaolo ha deciso di accelerare il ricambio generazionale, nel quadro della sua continua trasformazione tecnologica e degli sforzi per garantire una sostenibilità futura sempre più solida. (Sky Tg24 )
Il contenimento dei costi è una strategia manageriale ricorrente per tante imprese. C’è modo e modo, tuttavia, di tagliare. In particolare, quando le sforbiciate riguardano la voce “personale”, ovvero la forza lavoro, si dovrebbe agire con molta attenzione, cautela e sensibilità. (Avvenire)
L'istituto bancario, che ha l'obiettivo di un chiaro ricambio generazionale dietro alle proprie scrivanie, ha infatti sottolineato che nel futuro prossimo ci saranno 3.500 assunzioni a tempo indeterminato per i più giovani per permettere uno svecchiamento generale della forza lavoro. (QuiFinanza)
Contemporaneamente, entro giugno 2028, saranno fatte 3.500 assunzioni a tempo indeterminato di giovani, più 50 stabilizzazioni di precari. Per quanto riguarda l'Italia, il gruppo guidato da Carlo Messina ha firmato con i sindacati l'accordo che prevede uscite «senza impatti sociali», in scia agli investimenti in tecnologia, per sostenere la transizione digitale. (ilgazzettino.it)
Via i lavoratori “anziani” (che costano tanto), dentro quelli giovani (che costano meno). Nei prossimi 3 anni 4mila dipendenti se ne andranno su base volontaria entro il 2027, con accesso al prepensionamento o al fondo di solidarietà della categoria. (Il Fatto Quotidiano)