Comunicato Stampa: Auto, Presidente Ciambetti: "Occorre rapida revisione regolamento #emissionico2 "
“Con la dichiarazione di oggi chiediamo un approccio più graduale e tecnologicamente neutrale alla transizione energetica, nonché una rapida revisione del regolamento sulle emissioni di Co2". Così Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto durante il suo intervento alla riunione dell'Alleanza delle Regioni dell'Automotive (ARA), tenutasi a Monza alla presenza del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del Commissario europeo Nicolas Schmit (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Gli ingenti investimenti necessari per sviluppare nuove tecnologie, riconvertire gli impianti produttivi e formare il personale, uniti alla crescente pressione per rispettare i rigidi obiettivi di emissione, stanno mettendo a dura prova l’intero settore. (l'Automobile - ACI)
Il piano italiano per la transizione dell’automotive raccoglie sempre più consensi in Ue ma ci sono contrari illustri: Germania e Spagna. (Energia Oltre)
Inoltre, l’industria di questi Paesi ha approvato, insieme alla Confindustria italiana, un documento unitario che riflette le nostre richieste”. Lo afferma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parlando con i giornalisti a Bruxelles. (TuttOggi)
Quella di convincere la Ue a ritardare il divieto sulla vendita di motori endotermici in Europa, entro il 2035, sta diventando una sorta di battaglia campale per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. (Scenari Economici)
La battaglia del governo italiano contro le norme europee sull’automotive entra nel vivo. Oggi, giovedì 28 novembre, il ministro Adolfo Urso ha presentato a Bruxelles un documento che chiede la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 delle automobili e che prevede, tra le altre cose, lo stop alla produzione di nuove vetture a benzina e diesel a partire dal 2035. (Open)
L’Italia prova a fermare la transizione green del settore auto. E lo fa portando la sua battaglia in Ue, con un non paper promosso insieme alla Repubblica Ceca (e sostenuto da altri sei Paesi) per chiedere di anticipare a inizio 2025 la clausola di revisione del regolamento sugli standard Co2 delle auto. (LA NOTIZIA)