Omicidio di Sharon Verzeni a Terno d’Isola, cosa sappiamo. L’appello dei carabinieri: “Chi ha elementi utili ci contatti”

Terno d’Isola (Bergamo) – Si indaga in tutte le direzioni per dare un nome e un volto all’assassino di Sharon Verzeni, la 33enne originaria di Bottanuco uccisa con sei coltellate nella notte fra lunedì e martedì 30 luglio in via Castegnate a Terno d’Isola. Immagini delle telecamere presenti nel paese, il telefono della vittima subito acquisito dai carabinieri e l’arma del delitto che ancora non si trova – da qui l’invito del sindaco di Terno, Gianluca Sala, a non gettare i rifiuti fino a sabato 3 agosto – e le (poche) testimonianze, fra cui quella donna che risiede in un palazzo di via Castegnate e che ha sento Sharon implorare aiuto ed è poi scesa in strada per prestarle soccorso, e la coppia di ragazzi che in quel momento sta passando in macchina e si ferma per aiutare la giovane accasciata al suolo. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altri media

Forse accadrà stamattina, giovedì 1 agosto, dopo l’autopsia alla camera mortuaria del Papa Giovanni XXIII disposta dal pm Marchisio, titolare dell’indagine. I genitori di Sharon, la 33enne uccisa in strada nella notte tra lunedì e martedì con quattro coltellate a schiena e torace, nel buio di via Castegnate, a Terno d’Isola, Comune a una dozzina di chilometri da Bergamo, sono rientrati dall’Egitto (dove erano in vacanza) dopo la terribile notizia. (IL GIORNO)

Fino ad ora nessuna pista è esclusa, anche se alcune sembrano essere più deboli di altre. Terno d'Isola. (BergamoNews.it)

Brembate. “Era una ragazza bravissima, passavo ogni tanto per un caffè, sempre gentile con tutti”. Questo il ricordo ricorrente di molti dei clienti delle attività vicine al bar-pasticceria Vanilla di Brembate, dove Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata a Terno d’Isola nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio, lavorava come barista e cameriera. (BergamoNews.it)

GLI ATTACCHI DI ISRAELE. Un drone dell'esercito israeliano ha preso di mira il presunto colpevole del massacro dei dodici bambini drusi a Majdal Shams. Era proprio Fuad Shukr l'obiettivo dell'attacco al quartiere meridionale di Beirut di Dahiyeh. (Today.it)

I carabinieri non escludono alcuna pista, per ora: né quella della rapina finita in tragedia, né l’ipotesi che la giovane donna dovesse incontrare qualcuno (i vicini hanno raccontato di averla vista diverse volte uscire di casa in piena notte, e comunque lei aveva l’abitudine di uscire a correre di sera da sola). (Vanity Fair Italia)

Ma è un'illusione: le sue condizioni sono gravissime. È l'una di notte di domenica e Sharon Verzeni, barista di 33 anni, è già riversa sull'asfalto in una pozza di sangue. (il Giornale)