Conti spiati, Lollobrigida: "Aria strana, a rischio la tenuta democratica del Paese"

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Ponte sullo Stretto

"Diciamo che c'è un'aria strana, qui il rischio è la tenuta democratica del Paese...". È un Francesco Lollobrigida profondamente preoccupato quello che parla del caso dello spionaggio dei conti bancari in un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano. "Questi metodi non coinvolgono solo il governo - ha spiegato il ministro dell'Agricoltura -, non riguardano solo esponenti di centrodestra ma anche dell’opposizione: ho notato che gli accessi illegali per raccogliere informazioni - aggiunge - venivano fatti anche su parlamentari e dirigenti del centrosinistra”. (Liberoquotidiano.it)

Su altri media

Fra il febbraio 2022 e l'aprile 2024 avrebbe avuto accesso ai dati sensibili di oltre 3.500 clienti in tutta Italia. A spiare tutte queste persone era Vincenzo Coviello, 52 anni, di Bitonto che lavorava come bancario a Bisceglie. (Vanity Fair Italia)

E spunta l'idea di una norma “salva-privacy” Le indagini L'uomo, attualmente indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentativo di acquisizione illecita di informazioni relative alla sicurezza dello Stato, lavorava presso la filiale di Barletta, e ha spiato 6mila conti correnti, tra cui quello della premier Giorgia Meloni, della sorella Arianna, e di tanti altri politici. (ilmessaggero.it)

Intesa Sanpaolo, che cosa ha combinato il bancario-spione Coviello Chi e come il bancario barese Vincenzo Coviello di Intesa Sanpaolo ha spulciato conti correnti di ministri, politici, magistrati, imprenditori e calciatori. (Start Magazine)

Chi è il bancario che spiava i conti delle sorelle Meloni e di altri politici: «Ho agito da solo, pura curiosità»

. Venerdì gli ufficiali di polizia giudiziaria incaricati dalla Procura di Bari hanno perquisito la casa dell’ex dipendente e sequestrato smartphone, tablet, hard disk e dispositivi informatici diversi che saranno oggetto di verifiche forensi. (Avvenire)

“L’ho fatto da solo, non ho mai divulgato quelle informazioni e non ne ho fatto copia”. Così si era giustificato Vincenzo Coviello, il bancario indagato per il caso dei conti spiati tra cui quello della premier Giorgia Meloni, con i vertici della Banca Intesa Sanpaolo durante il procedimento disciplinare che lo portò al licenziamento. (Il Fatto Quotidiano)

Nella giornata di ieri agenti della polizia giudiziaria hanno perquisito la casa dell'ex dipendente di Intesa San Paolo e sequestrato smartphone, tablet, hard disk e diversi dispositivi informatici che saranno oggetto di verifiche forensi Inchiesta a Bari (LaC news24)