Cremonini: "Da Elisa a Luca Carboni, gli amici del mio viaggio in Alaska"

È un viaggio nel senso più grande del termine. È geografico, personale e di scoperta e riscoperta, quello che Cesare Cremonini ha intrapreso, come un pilota di canzoni che dopo una partenza in solitaria incontra altri viaggiatori e navigatori come in un rally, lungo il percorso, per spazzare le nebbie e costruire il nuovo album Alaska Baby. "Mi sono trovato pensare a ol… (L'HuffPost)

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Mentre i Pinguini Tattici Nucleari si preparano al ritorno con Islanda, Cesare Cremonini irrompe domani in classifica con Alaska baby, album concepito on the road come provano le polverose immagini del docufilm girato tra Antigua, California, Arizona e, ça va sans dire, Alaska, in visione a breve su Disney+. (ilmattino.it)

Le date del ‘Cremonini live 25’. 8 giugno Lignano (Udine) (data zero). ‘Cremonini Live 25’ supera il traguardo dei 500 mila biglietti venduti. Ad una settimana dall’uscita dell’album ‘Alaska Baby’, prevista per il 29 novembre, Cesare Cremonini sta facendo registrare i primi sold out per il tour in partenza nel prossimo giugno. (IlMohicano_MilanoSound)

Roma — Tutto in questo progetto parla di urgenza, passione, come un razzo segnaletico lanciato nella notte a illuminare il buio. (la Repubblica)

Abbiamo ascoltato Alaska Baby, l'album di Cesare Cremonini, e vi spieghiamo perché è un disco epocale. Musica facile, ma che poteva scrivere solo un artista...

Un viaggio da Bologna all’Alaska, passando per l’America e ritorno. Un viaggio che parla di rinascita, di calare la maschera, e di un uomo alla ricerca dei propri confini. L'album, dal forte spirito internazionale, segna la rinascita del cantante in un lungo viaggio alla scoperta dei suoi confini: 'esce dai clichè di adesso'. (Sbircia la Notizia Magazine)

"Volevo fosse una stadium hit ma si sta comportando come She loves you" scriveva Cesare Cremonini qualche settimana fa sulla sua pagina Instagram scomodando i Fab Four per commentare l’exploit in classifica di Ora che non ho più te. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Cesare Cremonini mi accoglie in una sala di Palazzo Parigi, a Milano, di nero vestito. Lo è perché gigioneggia, tenta una battuta facile, giocando sul fatto che, anche con compiacenza, difficilmente il verbo dimagrire è quello che uno a prima vista adotterebbe guardandomi, pur essendo forse vero che sono dimagrito, parliamo di etti. (MOW)