Il 24enne hacker che ha messo in ginocchio i sistemi italiani e braccato anche dai criminali del dark web
Tra incursioni nel dark web e attacchi ai server più delicati del Paese, Carmelo Miano, il giovane gelese di 24 anni arrestato a Roma, ha accumulato una fortuna in criptovalute, superando i 5 milioni di euro. Tuttavia, non solo la giustizia era sulle sue tracce: anche i cybercriminali del dark web, derubati dallo stesso Miano, lo stavano cercando. L’allarme sui server vulnerabili del Ministero della Giustizia e della Finanza Le sue operazioni non si limitavano solo ai furti di dati, ma anche all’infiltrazione nei sistemi più protetti del Paese, come quelli del Ministero della Giustizia e della Guardia di Finanza. (Cataniaoggi.it)
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Ha creato una rivendita illegale virtuale dal nome prestigioso: Berlusconi Market. E per il sito di bitcoin ha usato i genitori come prestanome. L'ammissione davanti al Gip: «Sì, sono stato io» (Open)
Gli investigatori devono aver fatto un balzo dalla sedia dopo aver scoperto il portale del dark web al quale si collegava Carmelo Miano dalla sua casa romana alla Garbatella. L’ombra della Russia. (Repubblica Roma)
Il 24enne Carmelo Miano, di Sciacca, residente a Gela e domiciliato a Roma a cui la Procura di Napoli contesta i reati di abusivo aggravato a strutture informatiche e di diffusione di malware e programmi software, commessi in concorso, ha ammesso di avere violato i server del ministero della Giustizia. (SICILIATV.ORG)
«I miei colleghi hanno lavorato benissimo. È un settore di eccellenza della Procura di Napoli che fa scuola in Italia. (Corriere della Sera)