Moana Pozzi in Diva Futura, il suo stile femminile e ammaliante rivive con Denise Capezza: «Era un contrasto vivente»
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Moana Pozzi in Diva Futura, il film in cui viene interpretata da Denise Capezza: «Lei aveva uno stile senza tempo» Il 15 settembre 1994, a Lione, Moana Pozzi moriva a soli 33 anni. Allora fu una notizia inattesa, che colpì molti. Con lei infatti non se ne andava una delle icone assolute del costume e del porno italiano, ma anche una donna trasversale, profonda, di grande intelligenza e ironia, capace, quanto meno ci provò, di uscire dal proprio mondo e abbracciarne altri. (Vogue Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
In quegli anni nasceva il porno, l’inizio di una nuova era. (MOW)
Tra gli anni Ottanta e Novanta l’Italia viene attraversata da una rivoluzione culturale che trasforma l’utopia dell’amore libero in un vero e proprio fenomeno mediatico: il porno. Protagonista e fautore di questa rivoluzione è il fotografo, produttore e regista hard Riccardo Schicchi con la sua agenzia Diva Futura (Radio Deejay)
A suggerirle di leggere il libro di Debora Attanasio Non dite alla mamma che faccio la segretaria è stata Greta Scarano: Giulia Steigerwalt, regista, se ne è innamorata e ha deciso di portarlo sul grande schermo. (Movieplayer)
Nel suo profeta, il manager Riccardo Schicchi (Pietro Castellitto), la regista vede «un messaggio positivo in una prospettiva non intenzionale, una visione che sublimava e non mortificava le donne, un approccio giocoso, irriverente, contro le regole». (Corriere della Sera)
Sotto la sua guida, “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre diventano all’improvviso dive di fama mondiale nel mondo del porno ed entrano nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS. Italia, anni ’80/’90. (Cinecittà News)
A travolgere – e ‘sconvolgere’ – più di una generazione, gli oggetti del desiderio che il Diva futura di Giulia Louise Steigerwalt oggi porta al cinema (dal 6 febbraio) dopo la partecipazione in concorso a Venezia 81: Moana Pozzi, Ilona Staller “Cicciolina” ed Éva Henger. (Ciak Magazine)