Abbiamo assaggiato la nuova Nutella vegana: ecco com'è
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Ora è arrivato il momento della Nutella vegana, annunciata diverso tempo fa e ora svelata, giusto in tempo per le celebrazioni per il sessantesimo compleanno della crema spalmabile più conosciuta del mondo. Un prodotto che - fanno sapere da Ferrero - punta a rafforzare ulteriormente la presenza del marchio nel momento della prima colazione dolce. È un mercato3 che vale 5,9 miliardi di euro4, di cui le principali categorie sono biscotti (33,3%), merende calde (26,2%) e creme spalmabili (8,5%). (Vanity Fair Italia)
Ne parlano anche altri giornali
La Nutella è senza dubbio una delle creme spalmabili più amate al mondo. Ora, a distanza di sessant’anni, Ferrero ha deciso di innovare ancora una volta, lanciando la Nutella Plant-Based, una versione vegana della classica crema spalmabili, stravolgendo i segreti della Nutella. (Virgilio)
A metà prezzo. I carabinieri del Nas hanno sequestrato un lotto rubato di Nutella vegana, destinato a essere esportato in Francia e messo illecitamente in vendita sugli scaffali di una piccola attività del centro storico partenopeo, situata in una traversa di Piazza Dante. (Corriere della Sera)
Ferrero, che è sempre molto attenta alle esigenze dei clienti, ha ideato un nuovo prodotto pensato per chi segue un’alimentazione vegana. La Nutella è uno dei prodotti più amati e famosi al mondo: si tratta di una crema alle nocciole davvero irrinunciabile, perfetta da spalmare su pane, panini o fette biscottate, da mangiare al cucchiaio o da usare per farcire tanti altri dolci. (Butta La Pasta)
Un lancio arrivato dopo mesi di indiscrezioni, che un po' ci aspettavamo: il mercato dei prodotti vegetali vale mezzo miliardo di euro, la popolazione veg in Italia sfiora il 10% e quella "flexitariana" è composta da 12,5 milioni di persone. (La Cucina Italiana)
Il nuovo prodotto plant-based sarà ben distinguibile grazie al tappo verde, e lo vedremo nei supermercati italiani, belgi e francesi già a partire da questo mese, mentre nel 2025 arriverà anche negli altri mercati europei. (L'HuffPost)
Il percorso di Confagricoltura dedicato alla valorizzazione della salicoltura marina ha fatto tappa a Cervia (Ravenna), dove la salina, 827 ettari ricompresi nel perimetro del Parco Regionale del Delta del Po, rappresenta una delle principali ricchezze della Romagna, avendo segnato profondamente la sua cultura, la sua architettura, il suo ambiente e l’immagine del territorio. (Impresa Italiana)