Hacker Lazio, si indaga su vpn sfruttate in attacchi recenti in Italia e all'estero

Una prima risposta potrebbe arrivare dalla rogatoria internazionale inoltrata dagli inquirenti agli Stati Uniti per cercare di avere elementi ulteriori sugli indirizzi ip utilizzati.

Una mail di phishing o un furto di identità sono le modalità più frequenti per introdurre il malware negli attacchi con ransomware cryptolocker e al momento gli accertamenti sul punto sono ancora in corso.

E’ questa una delle strade che anche chi indaga sull’offensiva che poco più di una settimana fa ha colpito il centro elaborazione dati della Regione Lazio sta esplorando. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Una prima risposta su questa strada che si sta esplorando potrebbe arrivare dalla rogatoria internazionale inoltrata dagli inquirenti italiani agli Stati Uniti. (Quotidiano.net)

Entro il 15 agosto saranno riattivati il portale Salute Lazio, il Servizio di Scelta e Revoca del medico, la posta elettronica regionale. Si chiama Lazio.it il nuovo portale attivato dalla Regione Lazio a seguito dell’attacco hacker. (CorCom)

Entro il 15 agosto saranno riattivati i portali Regione Lazio e Salute Lazio, il Servizio di Scelta e Revoca del medico, la posta elettronica regionale. La Regione comunica che sono stati riattivati anche il sistema regionale per la gestione degli assistiti (Asur) e la prescrizione elettronica (ricetta dematerializzata). (LatinaToday)

Alessandro Giuli 12 agosto 2021 a. a. a. La Regione Lazio sta uscendo estrema fatica e lentezza dall'inatteso tilt sanitario ma nessuno, a parte i cittadini esasperati, lo grida ad alta voce. Ieri, connettendosi all'home page ufficiale della Regione, ci si trovava al cospetto della solita schermata paracula: «Online il nuovo portale istituzionale della Regione Lazio». (Liberoquotidiano.it)

Attacco hacker a Poly Network, l’annuncio su Twitter. Non solo i fatti della Regione Lazio al centro delle cronache sugli sulla criminalità informatica. A seguito della lista nera, un utente crittografico ha inviato una transazione a uno degli indirizzi contenenti i fondi rubati dicendo all’hacker di non utilizzare USDT perché era stato inserito nella lista nera (Tech Princess)

Questa volta è successo ad Accenture alla quale per lo sblocco dei dati sono stati richiesti 50milioni di dollari. Accenture è finita nelle grinfie degli hacker. Accenture in una nota ha minimizzato: “Durante lo svolgimento dei nostri protocolli di sicurezza abbiamo identificato attività irregolari in uno dei nostri ambienti. (Il Valore Italiano)