L’urlo di Sangiuliano: «Ora farò l’avvocato di me stesso, sono laureato in giurisprudenza»

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Ponte sullo Stretto

«Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l’avvocato di me stesso. Lo sa che sono laureato in giurisprudenza e ho il dottorato in diritto? So bene come si fanno le querele ai giornalisti». Gennaro Sangiuliano è sul piede di guerra. E non ha intenzione di mollare tutto dopo le dimissioni da ministro del governo Meloni. Lo dice in un’intervista al Messaggero: «Le conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news (Open)

La notizia riportata su altri media

L’intervista rilasciata a “In Onda” ha coinvolto anche il premier Giorgia Meloni, che nel suo intervento al Forum Ambrosetti a Cernobbio ha stroncato senza mezzi termini la quarantunenne ormai da giorni protagonista sui media nazionali. (Nicola Porro)

ROMA – Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha inviato una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella quale le comunica le proprie dimissioni. Sangiuliano si è dimesso. Giuli è il nuovo ministro della Cultura (Dire)

Mi fa molta tenerezza, mi spiace per lui... Vittorio Sgarbi, come al solito, sorprende. (La Stampa)

Sangiuliano promette battaglia: a posto con la coscienza, ora partono le querele. Coi miei legali farò l'avvocato di me stesso

Il suo cellulare non smette di squillare. "Ho ricevuto le telefonate di tutti i ministri che mi hanno espresso la loro solidarietà e amicizia", dice all'Adnkronos il ministro dimissionario. (Adnkronos)

Lo sa che sono laureato in giurisprudenza e ho il dottorato in diritto? So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news (ilmessaggero.it)

Gennaro Sangiuliano ha rinunciato alla poltrona di ministro della Cultura con una lettera alla premier Giorgia Meloni nel tardo pomeriggio di ieri: «Sono fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di governo» – ha asserito l’ex ministro – ma le «mie dimissioni sono irrevocabili», scrive l’ex direttore del Tg2 ringraziando la leader di Fratelli d’Italia «per avermi difeso». (Secolo d'Italia)