Trump apre alla Cina: «Pronto a ridurre i dazi», ma le smentite agitano i mercati

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ECONOMIA

Passata la Pasqua, Donald Trump ha lasciato trapelare segnali di disgelo nei confronti di Pechino, annunciando la volontà di ridurre i dazi imposti sulle importazioni cinesi, che in alcuni casi superano il 100%. Una mossa inattesa, che arriva dopo mesi di tensioni commerciali e che potrebbe aprire a una fase di negoziati più distesi. «Siamo pronti a trovare un accordo equo», ha dichiarato il presidente americano, senza però scendere nei dettagli.

Non è stato tuttavia solo il tono conciliante verso la Cina a smuovere i mercati. A rassicurare gli investitori è stata soprattutto la decisione di Trump di non licenziare Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, nonostante le critiche ripetute alla politica monetaria della banca centrale. Una tregua verbale che ha evitato ulteriori turbolenze finanziarie, in un contesto già segnato dall’incertezza.

Le dichiarazioni del tycoon, però, sono state seguite da smentite e precisazioni che hanno contribuito a mantenere un clima di instabilità. Mentre il Wall Street Journal riportava indiscrezioni su un possibile alleggerimento delle misure protezionistiche, fonti vicine alla Casa Bianca hanno frenato gli entusiasmi, lasciando intendere che la posizione americana rimane rigida. Il risultato? Borse in altalena, tra speranze di distensione e timori di nuove battute d’arresto.

Intanto, Trump ha confermato la sua partecipazione ai funerali del Papa a Roma, dove – ha detto – avrà «molti incontri», senza però rivelare con chi. Nella delegazione statunitense, oltre a lui e alla first lady Melania, ci saranno altre figure di rilievo, anche se i nomi non sono ancora stati resi noti. Tra i possibili collaboratori, il presidente ha fatto un cenno a Elon Musk, affermando: «Mi piacerebbe tenerlo a lungo nel governo». Un’allusione che, come spesso accade con Trump, lascia spazio a interpretazioni.