Avvocato Turetta, 'prevedo una pena di giusta severità'

Per Filippo Turetta "prevedo una commisurazione della pena della giusta severità". Così il prof Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, commenta con l'ANSA il processo che vede il giovane imputato per l'omicidio di Giulia Cecchettin. Anche se, spiega Caruso, "che i processi per reati come i femminicidi vengano definiti con l'ergastolo è abbastanza frequente. E' una possibilità". Dopo il lungo interrogatorio di ieri in Corte d'Assise a Venezia, il legale non ha più sentito Turetta - "sicuramente era scosso" - Essendo stato esaurito con l'udienza di ieri l'esame dell'imputato - la seduta del 28 è stata infatti annullata - è possibile che Turetta non si ripresenti più in aula: "dipenderà da lui", ma "in astratto, dal punto di vista processuale, non è più necessario". (Tiscali Notizie)

Su altri giornali

Ci saranno almeno tra le 15 mila e le 20 mila foto nella galleria del mio cellulare». E Giulia Cecchettin — sostiene nel suo lungo Memoriale (scritto a penna e a pc, integrato e rivisto tre volte) Filippo Turetta — «non era preoccupata o infastidita da questo». (Corriere della Sera)

Mi piaceva farlo ed era un'abitudine. Il particolare viene rivelato da Filippo Turetta, in una delle 80 pagine del memoriale scritto a mano e al computer durante la detenzione, e che è stato depositato venerdì scorso, durante l'udienza in cui ha deposto al processo in Corte d'Assise per l'omicidio di Giulia Cecchettin. (ilmessaggero.it)

Assistere al processo a Filippo Turetta non ci dice nulla in più di quanto già sappiamo sul male, su come si origina, su come si può perseguire. (La Stampa)

Turetta nel memoriale: "Ho 20mila foto di Giulia nel cellulare, la mia prima e unica ragazza, sono sempre stato uno sfigato"

Filippo Turetta è reo confesso del femminicidio di Giulia Cecchettin. «Il ricordo di certe emozioni è stato via via più chiaro anche studiando le carte, ascoltando i notiziari e riflettendo dentro di me», premette il 22enne di Torreglia nella prima delle 80 pagine scritte per un quarto a mano e per il resto a computer, così svelando di aver seguito in carcere a Montorio Veronese la copertura giornalistica dell’inchiesta giudiziaria e mostrando di voler confutare l’accusa di aver perseguitato la ragazza di Vigonovo, prima di ucciderla con 75 coltellate. (ilgazzettino.it)

Un delitto maturato nella mente dell’assassino già un anno prima di essere commesso. Fino all’epilogo della sera dell’11 novembre scorso con l’appuntamento al commerciale di Marghera, l’aggressione a Vigonovo nel parcheggio vicino alla casa di lei e lo spostamento in auto a Fossò. (Livesicilia.it)

Tra cui la più importante, che rivela l'ossessione per Giulia Cecchettin, la sua prima e unica ragazza: "Sul cellulare ho tra le 15 e le 20mila foto di lei. Dal memoriale di 90 pagine che Filippo Turetta, ha scritto in carcere, emergono nuovi dettagli. (Il Giornale d'Italia)