Luigi Mangione, l’intervento alla schiena poi la scomparsa. Ora la polizia teme il martire

Luigi Mangione, il ragazzo accusato di aver ucciso il ceo di UnitedHealthcare Brian Thompson, pensava a se stesso come un eroe e alla sua vittima come un simbolo delle ingiustizie delle mutue private: questo il senso delle tre pagine manoscritte del “manifesto” che il ragazzo aveva con sé al momento dell'arresto in un McDonald's di Altoona, in Pennsylvania, assieme alla pistola del delitto stampata in 3D. (L'Unione Sarda.it)

Su altre testate

Defend, Deny, Depose spopolano ovunque online e la paura della polizia di New York è che l'assassinio del Ceo di United Healthcare Brian Thompson possa essere considerato da alcuni come un "esempio da seguire". (Sky Tg24 )

Le indagini della polizia proseguono, ma nel frattempo c'è un dettaglio che sta facendo arrovellare gli "investigatori da tastiera" e gli utenti social: un numero ricorrente, il 286. (Today.it)

«La pistola è nei laboratori della polizia di New York e siamo riusciti ad accoppiarla con tre dei bossoli trovati sulla scena dell'omicidio», ha detto Tisch, confermando anche che la polizia ha accoppiato le impronte di Mangione con quelle trovate su una bottiglietta d'acqua e sull'involucro di una barretta Kind recuperati vicino al luogo dell'omicidio. (ilmattino.it)

Luigi Mangione, dalla malattia ai problemi col sesso: perché ha ucciso Brian Thompson

Nonostante la mole di prove presentate dalla polizia, il giovane continua a dichiararsi innocente. Tra gli elementi incriminanti ci sono le sue impronte digitali trovate su una bottiglia d'acqua e sull’involucro di una barretta Kind, oltre che sulle pallottole utilizzate nel delitto (Tiscali Notizie)

Oltre al reato di omicidio, Mangione è stato incriminato per quattro reati: tre per possesso di un'arma da fuoco e uno per possesso di un documento falso, aggiunge l'emittente, che cita documenti giudiziari online. (L'Unione Sarda.it)

Luigi Mangiorne, il giovane italoamericano accusato di aver ucciso il Ceo di United Healthcare Brian Thomson, si dichiarerà non colpevole per le accuse che deve fronteggiare in Pennsylvania, ma nel manifesto trovato dalla polizia al momento del suo arresto in un McDonald in Pennsylvania, emergono le sue teorie e la sua sete di vendetta, riconducibile secondo gli investigatori ai problemi di salute che hanno condizionato la vita del presunto killer: la spondilolistesi, una malattia alla schiena. (Today.it)