Solitudine e disagio, così Simone, 20enne instabile, ha ucciso sua nonna Andreina, malata di Alzheimer. Indagini sulle precedenti segnalazioni ai servizi sociali

Da mesi in quella casa in corso Lavagna, nel centro di Chiavari, intervenivano i carabinieri e le altre forze dell’ordine. Chiamati da una madre disperata alle prese con un figlio di 20 anni che in otto mesi aveva visto cambiare, chiudersi in se stesso e diventare sempre più violento. Richieste di aiuto rivolte anche ai servizi sociali dell’ospedale di Lavagna che però non sono riusciti a interve… (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Simone Monteverdi ha chiamato i carabinieri dopo aver ucciso la nonna, Andreina Canepa colpendola probabilmente al collo con un paio di forbici. Il Chiavari travolta dalla follia. (Secolo d'Italia)

Poi ha gettato le forbici dal terrazzo, in strada, e ha chiamato il 112: “La nonna è morta, io sto bene”, ha detto agli operatori. Chiavari. (Genova24.it)

Le liti erano all’ordine del giorno, e da diversi mesi quel ragazzo taciturno e riservato sembrava essersi chiuso del tutto in se stesso. Poi ha gettato le forbici dal terrazzo, in strada, e ha chiamato il 112: “La nonna è morta, io sto bene”, ha detto agli operatori. (Il Giornale d'Italia)

Simone Monteverdi ha confessato l’omicidio della nonna, Andreina Canepa. Un omicidio violento, efferato, quello avvenuto a Chiavari, Levante genovese. (Il Fatto Quotidiano)

Chiavari. "La nonna è morta ma io sto bene". Con queste parole Simone Monteverdi, 22 anni, ha annunciato al 112 il tragico omicidio avvenuto qualche minuto prima. La nonna, Andreina Canepa, 80 anni, era appena morta, probabilmente dissanguata, dopo un fatale colpo alla gola sferrato dal nipote dopo una lite. (IVG.it)

«La nonna è morta ma io sto bene», avrebbe detto il ragazzo al 112. Per lei non c’è stato nulla da fare. (Open)