Dai messaggi alla moglie alle allusioni sul "super babbo": così Boccia pressava Sangiuliano

Una storia di amore e di potere, dove individuare vittima e carnefice diventa complicato, perché spesso i ruoli si invertono ed entra in gioco persino l'autolesionismo. Si potrebbe riassumere così, in fondo, la vicenda che ha portato alle dimissioni l'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, costretto a lasciare dopo lo scandalo nato dal suo rapporto con Maria Rosaria Boccia, l'imprenditrice di Scafati con cui avrebbe avuto una tormentata relazione extraconiugale. (Today.it)

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Nelle dodici pagine dell’esposto dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano nei confronti di Maria Rosaria Boccia ci sono molte chat. E anche, secondo l’avvocato Silverio Sica, «forme di ricatto più o meno larvate, richiamando a più riprese la figura del presidente del Consiglio». (Open)

L’imprenditrice di Pompei, nell’ultimo mese, è stata infatti citata sulle radio e tv 1.698 volte che, sommate alle 2.014 di Sangiuliano, danno una media di una menzione ogni 12 minuti. Una vera e propria monopolizzazione dei palinsesti. (La Stampa)

Insieme all’esposto presentato dall’avvocato dell’ex ministro e al decreto di perquisizione a carico dell’aspirante consulente, sono spuntate diverse chat tra Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. (Virgilio Notizie)

Si conclude così l’esposto presentato da Gennaro Sangiuliano il 13 settembre scorso alla Procura di Roma, che poi ha indagato l’imprenditrice per minaccia a “Corpo politico” e lesioni aggravate, inviando i carabinieri del nucleo investigativo capitolino nella sua casa di Pompei per perquisirla e sequestrarle tutti i dispositivi informatici. (ilmessaggero.it)

Ma se Maria Rosaria Boccia non avesse perseguitato Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica avrebbe ottenuto la nomina a consigliera dei grandi eventi… (La Stampa)

Gennaro Sangiuliano, non pago di aver ottenuto un incarico che va decisamente oltre le sue qualità umane e professionali, decide anche di assicurarsi il benefit che di solito accompagna gli uomini di potere: la figa. (Lercio)