Il gettito del concordato per intervenire sull’aliquota al 35%: il piano del governo per tagliare le tasse

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale ECONOMIA

"Ci sarà necessariamente un aumento di gettito, da questa operazione. Sul concordato non abbiamo stimato entrate, ma quello che viene è tutto ben accetto". Il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, nel corso di un’audizione sul dl Fiscale presso la commissione Bilancio del Senato, si è detto certo che l’operazione porterà benefici alle casse dello Stato. E proprio perché quel gettito servirà per interventi sull’aliquota intermedia Irpef del 35% non è stata disposta una proroga. (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

ROMA – Sul concordato "dovremmo avere notizie positive". "Ma è chiaro che poi il contribuente non aderirà a questo tipo di definizione, è un contribuente che riterrà di stare nel giusto e se ha dichiarato correttamente le imposte non avrà nulla da temer… (la Repubblica)

Il chiarimento è stato fornito da Cassa Forense, in una nota del 25 ottobre scorso, dove ricorda che il Decreto n. 13/2024, che ha introdotto il CPB, prevede che gli eventuali maggiori o minori redditi ordinariamente determinati, rispetto a quelli oggetto del concordato, non rilevano sulla determinazione delle imposte sui redditi nonché dei contributi previdenziali obbligatori. (AteneoWeb)

Il Consiglio nazionale dei commercialisti torna a chiedere con forza una proroga dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale, in scadenza oggi, 31 ottobre. (Teleborsa)

Test finale per il concordato preventivo biennale delle partite Iva. A ridosso della scadenza professionisti e imprese interessati sono alle prese con le ultime verifiche anche dopo i chiarimenti last minute arrivati con le Faq delle Entrate. (Il Sole 24 ORE)

ROMA — Tra il 10% e il 15%. Numeri da flop. Altro che rivoluzione fiscale: le ultime stime dei commercialisti sulle adesioni al concordato preventivo biennale riportano il governo con i piedi per terra. (la Repubblica)

Il concordato preventivo biennale come via per ribaltare il rapporto tra Fisco e contribuenti, nell'ottica di rispondere al problema dei pochi controlli fiscali. A dichiararlo il Viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, nell'audizione del 30 ottobre Il concordato preventivo biennale come via per sopperire al problema dei pochi controlli fiscali. (Informazione Fiscale)