Powell, 'l'inflazione Usa al 2% solo a fine 2025 o nel 2026'

In Usa "l'inflazione non tornerà al 2% quest'anno ma forse alla fine dell'anno prossimo o nel 2026, ma stiamo facendo progressi": lo ha detto il presidente della Fed Jerome Powell a Sintra. "La politica monetaria è restrittiva e resterà tale", ha aggiunto. . (Tuttosport)

La notizia riportata su altri giornali

Lo ha detto il presidente della Fed Jerome Powell al forum della Banca centrale europea (BCE) a Sintra, in Portogallo, confermando la politica attendista della banca centrale americana."La politica monetaria è restrittiva e resterà tale", ha detto ancora il banchiere, aggiungendo che sui possibili tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve "non indicherò alcuna data" specifica. (LA STAMPA Finanza)

Il contratto sul FOMC di settembre continua a prezzare circa il 70% di probabilità di un primo taglio dei tassi della Fed, anche se determinanti saranno i dati in arrivo nei prossimi due mesi. RBC BlueBay – I rendimenti del reddito fisso statunitense non sono cambiati molto nel corso della scorsa settimana, in assenza di un nuovo catalizzatore che guidasse l’azione dei prezzi. (investmentworld.it)

Jerome Powell, presidente della Fed Usa, e Christine Lagarde, numero uno della Bce, non si fanno certo intimidire dai desiderata dei mercati. Parlando entrambi da Sintra, Portogallo, dov’è in corso il forum organizzato dalla Banca centrale europea, entrambi i banchieri sono tornati a ribadire che la battaglia contro l’inflazione non è ancora finita. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il mistero della Fed che sfoglia la margherita del taglio dei tassi

Sui possibili tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve "non indicherò alcuna data specifica. Sappiamo che se ci muoviamo troppo presto possiamo disfare il lavoro fatto e che se, invece, lo facciamo troppo tardi potremmo danneggiare oltre il necessario un'economia. (Tiscali Notizie)

New York, 2 lug. (Tiscali Notizie)

Il tasso neutrale a lungo termine è l’importo degli interessi che mantiene l’economia in equilibrio, né troppo caldo né troppo freddo (a meno di shock inaspettati). (Economy Magazine)